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Vicenza, Celebron: "Non crediamo al vittimismo e allo spirito di sacrificio di Possamai"

Matteo Celebron ritaglio

Vicenza, il segretario della Lega denuncia la "strategia del piagnisteo" già vista per le elezioni regionali

“Lo schema è sempre lo stesso: raccontare che potrebbe ambire a qualcosa di più alto per poi cercare la misericordia vicentina e spiegare che rinuncia a qualcosa per il bene del territorio. Fu così nel 2020 quando raccontava che poteva essere il candidato del Pd contro Zaia. Cosa che a Possamai non è mai passata per la testa, sapendo benissimo la pessima figura che avrebbe fatto contro il governatore leghista. Oggi lo schema non cambia: ci racconta che poteva scegliere Roma ma che decide di restare in Veneto, sai che sacrificio un paracadute sicuro e ben pagato a Venezia in Consiglio regionale?” Questo il commento alle dichiarazioni (che potete leggere qui) di Giacomo Possamai del commissario provinciale leghista Matteo Celebron, che è anche vicesindaco di Vicenza. “Il vittimismo in salsa dem – continua Celebron - prosegue e definisce in anticipo la modalità con cui ci misureremo la prossima primavera con il Centrosinistra. Il riferimento è all’outing di Giacomo Possamai sul suo reale o presunto gran rifiuto allo scranno in parlamento, un atto che ha fatto impallidire perfino Celestino V e che preannuncia il teorema di Giovanni Diamanti sul superamento delle primarie del Pd”. “Dopo le lacrime del centrosinistra per la revoca di Matteo Tosetto, adesso ci saranno quelle per Giacomo che si sacrifica per il popolo democratico e si mette a disposizione della città. Ovvio che a chi ha questo spirito di sacrificio, a chi ha questa vocazione alla rinuncia non puoi chiedere di fare le primarie, anzi lo dovresti ringraziare e ricordarti ogni giorno della sua generosità. La cultura del piagnisteo, trova in Possamai la sua summa vicentina, tutta politically correct, ma aria fritta in termini di posizione politica. Non sarebbe stato più sincero se dichiarava senza fumosità verbali la candidatura a sindaco di Vicenza contro Rucco? Forse il teorema Diamanti non è ancora definitivamente passato e ci sono sacche di resistenza nei militanti di sinistra che credono ancora che le candidature emergano dal basso attraverso lo strumento delle primarie, ma il senso di colpa per il sacrificio di Possamai ha già segnato il primo punto. A questo punto” - conclude Celebron - “l’agenda politica è già fissata dai poteri forti e dagli spin doctor del Pd”.  
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