Un primo piano di Angiolino Maule, viticoltore di Gambellara
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Se il titolo è esemplificativo, “La concretezza di un sogno”, il sottotitolo è eloquente e provocatorio: “Come fare il vino solo con l’uva”
Un primo piano di Angiolino Maule, viticoltore di Gambellara
Sono davvero pochi i vignaioli che possono dire di aver contribuito a cambiare la visione del vino in Italia. Uno di questi è senza dubbio Angiolino Maule, titolare, assieme al figlio Alessandro, dell’azienda “La Biancara” di Gambellara. Un nome che è difficile non citare se parliamo di vini naturali, cioè quei vini - senza ancora una definizione di legge - che non usano la chimica in vigna e in cantina. Così come è difficile non citare l'associazione di produttori di cui Angiolino è presidente: VinNatur. Un'organizzazione che ha molti primati: è l'unica associazione di vini naturali (perché questo universo è assai vivace e affollato) che fa ricerca attiva con l'aiuto di professionisti, università ed enti; ma è anche l'unica ad oggi a essersi dotata di un disciplinare che mette nero su bianco le pratiche ammesse e quelle vietate nella produzione dei vini naturali, con tanto di controlli sul campo da parte di ispettori esterni.
La copertina del libro di Angiolino Maule
È uscito da poco il libro di Maule che ha un titolo emblematico: “La concretezza di un sogno”. E un sottotitolo che la dice lunga sulla determinazione, a tratti talebana, e la filosofia del produttore: “Come fare il vino solo con l’uva”. Il sogno è quello nato molti anni fa quando Maule, titolare assieme alla moglie Rosamaria di una avviata pizzeria nel Veronese, decide di cambiare vita e dedicarsi alla coltura e alla cultura della vite. L'illuminazione arriva però qualche anno più tardi, quando capisce che il modo convenzionale di produrre il vino gli sta stretto e cerca nuove vie. Trova un faro in Joško Gravner, viticoltore a Oslavia, piccola frazione di Gorizia, a due passi dal confine con la Slovenia. I suoi vini lo folgorano, il suo modo di lavorare in vigna e in cantina ancora di più. La strada è finalmente tracciata, l'obiettivo è chiaro: Maule vuole fare il vino, appunto, solo con l'uva. “La concretezza di un sogno” è un vero e proprio riassunto del Maule pensiero, o maulesimo, come lo chiamano scherzosamente i figli. Ma è anche un manuale teorico-pratico su come muoversi in vigna e in cantina per produrre vino secondo la filosofia vinnaturista. Sono tanti i contributi presenti, a partire da quello di Carlo Petrini, il fondatore di Slow Food che firma l’introduzione. Petrini, più noto come Carlin, 73 anni di Bra, è attualmente presidente internazionale di Slow Food. Sua l'idea del Salone del Gusto di Torino, di Cheese, della rete Terra Madre e dell’università delle Scienze Gastronomiche di Pollenzo. Nel 2008 il quotidiano inglese Guardian lo ha segnalato tra le 50 persone che potrebbero salvare il pianeta. Altri testi portano la firma del figlio Alessandro, di Franco Giacosa, Giacomo Buscioni, Gianpaolo Giacobbo, Ruggero Mazzilli, Sauro Simoni e Stefano Zaninotti. Ne esce un vero e proprio riassunto di quanto fatto, sperimentato e imparato da Angiolino e dall’associazione VinNatur negli ultimi anni. Un testo imperdibile per quanti volessero capire di più su un approccio che ha contribuito a cambiare la visione del vino in Italia e non solo.
Davide Cocco
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