Il segretario cittadino del Pd, Federico Formisano
Formisano: "Rucco è rimasto un consigliere d'opposizione che dà sempre la colpa agli altri"
Il segretario cittadino del Pd, Federico Formisano
Prosegue la polemica elettorale tra Federico Formisano, segretario cittadino del Pd e il sindaco Rucco. La polemica è nata attorno alle liste delle prossime politiche e alla presenza di tre assessori della giunta di Vicenza. Fuga dalla giunta, ha detto Formisano. Macché - ha risposto il sindaco - chi sarà eletto resterà comunque a fare l'assessore a Vicenza. "È grave che un signore che dovrebbe fare il sindaco, e che quindi dovrebbe avere tante altre cose da seguire, si occupi a tempo pieno di elezioni politiche (come buona parte della sua giunta, del resto) e di commentare le scelte degli altri partiti. Leggo anche che Francesco Rucco si preoccupa della mia presunta mancanza di serenità e vorrei da questo punto di vista tranquillizzarlo: guardiamo con fiducia alle elezioni amministrative del 2023 e siamo onorati di poter accogliere la candidatura di Enrico Letta nel territorio vicentino".
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"La cosa che invece mi preoccupa di più è un’altra: ma davvero un sindaco in questo momento ha il tempo di rispondere in modo scomposto e aggressivo alle legittime critiche politiche di un segretario di partito? Purtroppo la verità è solo una: per modi e metodi Rucco è rimasto un consigliere di opposizione, sempre pronto a riversare sugli altri le responsabilità. Non è mai davvero entrato nel ruolo del sindaco autorevole e sopra le parti. Tra l’altro, per dirla in dialetto, la risposta di Rucco risponde alla logica del “peso el tacon del sbrego”: ma seriamente il sindaco pensa di raccontare ai cittadini che gli assessori eletti in Parlamento riusciranno ad essere presenti in città? Con la riduzione del numero dei parlamentari i deputati saranno costretti ad essere molto di più a Roma per coprire i lavori di commissione e di aula: come faranno ad essere contemporaneamente a Vicenza?" "Sarebbe stato meglio se il sindaco avesse confermato che Giovine, Ierardi e Zocca saranno prontamente sostituiti per inserire in giunta assessori interamente dedicati alla città. Anche perché prima della conclusione del mandato di Rucco rimane quasi un anno e sarà un tempo importante per provare produrre qualche risultato, visto che le grandi opere come la nuova Biblioteca sono solo utopie appena abbozzate e finora non è riuscito a portare a termine nemmeno l’eredità positiva del tanto vituperato passato, visto che ben difficilmente si taglieranno i nastri della bretella dell’Albera, della Centrale del Latte, del parco della Pace o della bonifica all’ex Zambon, solo per citare alcuni casi". "Ma, tra tutte, la cosa in assoluto più incredibile è la candidatura di Marco Zocca: appena nominato assessore anche ai Servizi Sociali, con alle porte l’autunno più difficile per le famiglie vicentine da tantissimi anni a questa parte, vede bene di tentare di salire sul treno per Roma e di puntare allo scranno da parlamentare. Quando pensa di essere presente in Comune per ricevere le famiglie più in difficoltà? Nei pochi spazi di tempo in cui non sarà impegnato a Roma? La verità è che Giovine, Ierardi e Zocca hanno messo Roma e le loro carriere personali davanti a Vicenza, caro sindaco".
"La questione dell’incompatibilità, quindi, non è una questione di obbligo di legge, ma una questione di opportunità: noi riteniamo che sia lei a dover imporre ai suoi assessori un inequivocabile aut aut. Chi sarà eletto in parlamento dovrà dimettersi dall’incarico perché svolgere bene entrambi i ruoli in un momento così delicato è semplicemente impossibile. Basta prendere in giro Vicenza e i suoi cittadini".
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