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08.09.2022 - 16:50
La notizia dell'acquisto da parte di Agsm Aim del 35% della Compago ha suscitato subito reazioni. La prima è quella dei quattro consiglieri di Grande Vicenza, gruppo di opposizione di centrosinistra formato da Dalla Rosa, Spiller, Marobin e Colombara. I quali definiscono subito "inutile" l'acquisizione del 35% di Compago che controlla Cei, la Compagnia energetica italiana, ma fanno una serie di considerazioni.
"In un momento di crisi energetica, gli investimenti di Agsm Aim - spiegano - dovrebbero andare tutti nella generazione di anergia, in particolare da rinnovabili, cercando una crescita sulla clientela molto legata al territorio. Ma l’operazione con Cei va in tutt'altra direzione". "Cei opera nel mercato libero e, come gli esperti del mercato ci suggeriscono, si occupa di approvvigionare l’energia elettrica e il gas per un altro fornitore finale; cioè la bolletta che la famiglia vede non è di Cei ma di un’altra società, la vera proprietaria del cliente. La sua clientela quindi non solo non è fidelizzata, ma è anche sparsa su tutto il territorio nazionale: un grave errore strategico". Dopo aver sottolineato che i dati di bilancio della Cei non sono brillanti, i quattro consiglieri proseguono:Edizione
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