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Pozza: "Per le donne conciliare lavoro e famiglia resta la prima sfida"

Sabrina Pozza migliore

Un ritratto di Sabina Pozza, presidente del Movimento donne impresa di Confartigianato

Un ritratto di Sabina Pozza, presidente del Movimento donne impresa di Confartigianato

Sabrina Pozza è presidente delle donne di Confartigianato: "Un lavoro di passione, tecnica e relazione"

Comunicare in modo trasversale con le comunità e il territorio, fare rete e generare consapevolezza sui temi dell’imprenditoria femminile, dell’inclusività, del welfare e della formazione. È questa la missione che il Movimento donne impresa di Confartigianato promuove nei cinque distretti presenti sul territorio. Una “visione da raccontare in modo nuovo e distintivo”, come spiega Sabrina Pozza presidente provinciale del movimento, perché quello dell’artigiano “è un lavoro di passione, tecnica e relazione”. Nel vicentino, infatti, sono 3.886 le imprese artigiane femminili. “Si tratta di realtà – come spiega la presidente, che ha 52 anni ed è a capo dell’azienda di famiglia a Sovizzo, ma è anche una grande appassionata di teatro di comunità – che sosteniamo e valorizziamo con nuovi progetti e attività”. Come nasce la sua esperienza di imprenditrice? “Sono figlia di artigiani e dopo un’esperienza di undici anni come dipendente in un’altra ditta, ho deciso di portare avanti l’azienda di mio padre nel settore delle costruzioni metalliche e seguire come socia anche l’impresa di mio marito. Mi occupo di gestione e controllo finanziario. Per me il lavoro artigiano è una passione, inoltre mi ha permesso di conoscere e fare rete con altre realtà imprenditoriali del territorio. Ciò mi ha spinto a portare questa mia esperienza anche all’interno del movimento”. Cosa significa per lei l’incarico di presidente provinciale? “È una grande responsabilità prima di tutto. Mi ha permesso di conoscere donne appassionate del loro lavoro e molto coinvolte nelle iniziative del Movimento sia sul territorio che all’interno dell’associazione di categoria. In questo gruppo, infatti, ci confrontiamo su tematiche come welfare, la conciliazione tra famiglia e lavoro, l’essere imprenditrici anche in settori ancora prettamente maschili. È un arricchimento professionale, tecnico e relazionale”. Quali sono le richieste e le necessità su cui si sviluppa il vostro lavoro? “Spesso le imprenditrici portano avanti una passione in settori diversi, dal benessere al metalmeccanico, ma tutte sono accumunate dalla necessità di fornire cura e attenzioni alla famiglia e contemporaneamente al lavoro. Confartigianato offre loro moltissimi servizi, anche tecnici e di alto livello, ma ciò che cercano maggiormente è ricevere ascolto e supporto su tre fronti: conciliazione tra lavoro e famiglia, welfare e formazione”. Quali azioni avete in programma per incentivare le imprese femminili? “Abbiamo avviato un confronto con istituzioni, associazioni di categoria, per capire necessità e creare un elenco di buone pratiche da attuare sul territorio. Inoltre, grazie ad un’attiva partecipazione nella progettazione del Cesar, l’ente formativo di Confartigianato, il movimento donne Impresa s’è inserito all’interno della proposta per il bando P.A.R.I.. A partire da quest’ultimo, perciò, avrà il via la progettazione di attività territoriali, come i World Caffè, che vogliono raccogliere le reali esigenze delle donne imprenditrici del nostro territorio e creare tavoli di lavoro efficaci con gli stakeholder territoriali”. Cosa avete in programma per promuovere la parità di genere e creare una maggiore consapevolezza? “Nei prossimi mesi vogliamo attivare un servizio di diffusione, ma anche di supporto alle richieste di certificazione di parità di genere. Si tratta di un’importante occasione per ogni impresa di attestare le politiche e le misure concrete adottate dai datori di lavoro per ridurre il divario di genere in relazione alle opportunità di crescita in azienda, alla parità salariale a parità di mansioni, alle politiche di gestione delle differenze di genere e alla tutela della maternità”. Quali sono i prossimi obiettivi del movimento? “Comunicare in modo riconoscibile i nostri servizi e valori. Nei prossimi mesi, insieme a Silvia Cichellero esperta in marketing e digital communication, prenderà vita un progetto di comunicazione che permetterà al Movimento di far sentire la propria voce in modo riconoscibile, sfruttando i canali ufficiali di Confartigianato”. Sara Panizzon
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