Scopri tutti gli eventi
L'intervista
20.03.2025 - 10:00
Iguacel Sánchez alla sbarra
Dalla Spagna alla Romania: Iguacel Sánchez, ballerina e coreografa internazionale, dà vita a “Ballet Plus Traditional”. La seconda arte? È ora di riportarla nella nostra quotidianità. La ballerina spagnola Iguacel Sánchez si racconta in italiano (una delle cinque lingue da lei parlate tra cui il romeno), e condivide alcuni dei momenti più significativi della sua carriera artistica.
Iguacel Sánchez nasce a Barcellona nel luglio del 1991, una storia già scritta: la mamma è pianista e mezzosoprano al Gran Teatre del Liceu di Barcellona, il papà è fotografo. Le basi per un futuro dedicato all’arte sono solide, e si manifestano nella precoce passione che Iguacel nutre verso il balletto.
A che età hai iniziato a danzare? E cosa ti ha spinto?
"A casa la musica ha sempre accompagnato le mie giornate. Mamma era solita provare qualche pezzo per le sue esibizioni, e appartengo forse all’ultima generazione che ha avuto il piacere di conoscere un vinile senza pregiudizi. A due anni mi sono ammalata e ho trascorso più tempo del necessario davanti alla televisione. Fu allora che mi innamorai del balletto, quando vidi il “Lago dei Cigni” interpretato da Rudolf Nureyev e Margot Fonteyn. Dopo questa prima esperienza sviluppai subito un’incredibile sensibilità e capii che quella era la mia strada. A partire dai quattro anni i miei genitori mi iscrissero a un corso di danza classica e da lì in poi fu solo un crescendo di emozioni".
Ad oggi vivere di arte non è per i deboli di cuore, cosa ti spinge a proseguire questo percorso?
"Non ho mai concepito una vita senza la danza. Come non sono mai riuscita a concepire una vita senza arte e il desiderio di esprimermi attraverso essa: imparare nuove coreografie, allestire spettacoli o semplicemente nascondermi dietro un personaggio grazie al trucco. È la mia ragione di vita. Quando ballo non vedo i sacrifici o le ore spese in sala a riprovare centinaia di volte un passo. Vedo solo il motivo per cui continuo a lottare per la mia vita e a godere della mia gioia".
Oltre a esibirti sei insegnante, c’è qualcosa che l’insegnamento ti ha fatto scoprire che prima non conoscevi, e hai potuto poi mettere sul palco?
"Sì, insegnare aiuta notevolmente a fare un ripasso delle basi della danza classica, ad avere cura di ogni movimento e trarre ispirazione dalla diversità che ogni allievo può offrire. Ognuno di loro ha un approccio unico e inimitabile che porta a concretizzare sul palco il desiderio di ballare con la stessa innocenza e intensità del primo giorno. Niente è appagante quanto vedere una passione fresca e incontaminata dal giudizio esterno".
Qual è il ruolo che hai interpretato a cui ti senti più vicina e perché?
"Sinceramente non ho mai avuto un ruolo preferito. Ogni ruolo ha saputo insegnarmi qualcosa e farmi avvicinare a chi sono veramente. Se dovessi scegliere, ho sempre preferito personaggi con una forte carica drammatica o comica: personaggi che hanno una storia, un vissuto e non si piegano ad un’unica interpretazione. Mi identifico spesso in donne forti, con grande personalità e profondità d’animo, pronte a mettersi in gioco quando nessuno sembra credere in loro. La dedizione che riservo a un ruolo è sempre altissima, potrei dire che il livello di coinvolgimento emotivo dipende molto da quanto la musica ispiri il mio stato d’animo del momento. La danza rimane il motore che muove tutto".
Attualmente hai nuovi progetti in mente?
"Dal maggio del 2024 uno dei progetti che più mi appassiona è la nascita di “Ballet Plus Traditional” un’organizzazione di spettacoli che celebra l’identità culturale tramite danze tradizionali del proprio paese unite alle basi fondamentali del balletto. Tutto parte dalla società artistica “Grandart” sotto la direzione di Sebastian Pascale con cui ho consolidato un sodalizio artistico. “Ballet Plus Traditional” vuole stupire e avvicinare le persone per la nostra iniziativa di integrare musica dal vivo, con esibizioni ballate, realizzando un’esperienza unica e totalizzante sotto ogni punto di vista".
Marina Puviani
Edizione
I più letti
GIVE EMOTIONS SRL | C.F. e P.IVA 04385760287 REA PD-385156 | Reg. Tribunale di Padova n. 2516