Danilo Andriollo e Gigi Poletto, presidente rispettivamente provinciale e cittadino dell'Anpi
Mentre lo storico Franzina parlava su zoom sono apparse, con il nome di alcuni partecipanti, scritte oscene e blasfeme e altre inneggianti Hitler
“L’Anpi di Vicenza è stata coinvolta da una ignobile aggressione telematica” denunciano Danilo Andriollo e Luigi Poletto, rispettivamente presidente provinciale e di Vicenza dell’Anpi. “Nel corso del convegno con Emilio Franzina di venerdì sera organizzato da Anpi, Accademia Olimpica, Istrevi, Avl e Anei sulla figura del socialista e antifascista deputato vicentino Domenico Piccoli (1854-1921) morto in circostanze misteriose proprio un secolo fa oggi, si è verificata un’intromissione di chiara estrazione fascista. Ignoti, anche impiegando nome e cognome di alcuni dei partecipanti all’incontro, hanno a lungo utilizzato la chat per lanciare pesanti insulti, irriferibili oscenità e bestemmie, slogan inneggianti a Mussolini e a Hitler e terribili espressioni antisemite e razziste inneggianti all’Olocausto”. Nella foto, Danilo Andriollo e Gigi Poletto.
Una nota dei presidenti cittadino e provinciale dell'Anpi, Poletto e Andriollo: "Denunceremo l'accaduto alla Digos"
“Si tratta – prosegue la nota – di comportamenti penalmente rilevanti che gli organizzatori dell’incontro non mancheranno di segnalare alle autorità competenti. Atti come questi non debbono rimanere impuniti”. “Ci troviamo di fronte ad un vile e barbaro squadrismo, tanto più grave perché utilizza in modo distorto e criminale proprio quegli strumenti informatici che consentono alle persone - stremate dall’attuale situazione di emergenza sanitaria e di grave crisi economica - di conservare spazi di relazionalità, amicalità e dibattito democratico”. “L’episodio – aggiunge la nota – dimostra oltre ogni ragionevole dubbio che il dilagare del neofascismo nel nostro Paese e anche nella nostra provincia rappresenta una vera e propria emergenza democratica, rispetto alla quale tutte le forze costituzionali e le istituzioni repubblicane debbono unitariamente reagire con forza sul piano politico, culturale e repressivo attuando fino in fondo la XII disposizione transitoria della Costituzione e impiegando le leggi Scelba e Mancino”. “In questo senso – prosegue la nota – anche il Comune di Vicenza è chiamato ad una forte assunzione di responsabilità e a ripristinare quella “clausola antifascista” che rappresenta una formidabile arma istituzionale contro il neofascismo oltre a esprimere una sensibilità e una cultura antifascista che debbono essere il tratto identificante di una città decorata di medaglia d’oro per il ruolo avuto nella Resistenza al nazifascismo”.
"Lo straordinario successo avuto in Italia dalla proposta di legge contro la propaganda fascista e nazista dimostra che gli italiani non hanno dimenticato"
“Lo straordinario successo avuto in Italia dalla proposta di legge di iniziativa popolare contro la propaganda fascista e nazista promossa dal sindaco di Sant’Anna di Stazzema – conclude la nota – testimonia che il popolo italiano da un lato non ha dimenticato il passato di distruzione della libertà e della democrazia ad opera del fascismo e l’orrore assoluto della Shoah, dall’altro è ben consapevole nel presente e per il futuro dei rischi per la democrazia connessi alla presenza neofascista nel web, negli stadi, nei concerti nazirock e attraverso il moltiplicarsi di gruppi politici”. “L’Anpi – concludono Andriollo e Poletto – rimarrà vigile, coerente con il lascito di chi si è battuto contro il fascismo per donarci quella libertà di cui tutti godiamo, non si farà intimidire, non arretrerà, moltiplicherà gli sforzi a difesa della Costituzione antifascista”.
La solidarietà della senatrice Daniela Sbrollini di Italia Viva: "Il Comune deve ripristinare la clausola antifascista"
In merito all'accaduto c'è da registrare una dichiarazione della senatrice Daniela Sbrollini di Italia Viva: "Tutta la mia solidarieta' all'Anpi di Vicenza per il vergognoso e vile attacco subito ieri sera durante un convegno su Zoom dove i partecipanti sono stati ignobilmente aggrediti da ignoti che si sono intromessi nella chat utilizzando nomi e cognomi di alcuni partecipanti". Lo scrive in un post la senatrice, responsabile del Cantiere cultura e Sport di Italia Viva. "Questo terribile episodio va ad aggiungersi al vergognoso fenomeno del "blackflag" che in questi mesi ha preso piede a Vicenza. Il Comune di Vicenza deve fare la sua parte ripristinando "la clausola antifascista" che rappresenta un'arma istituzionale importante contro questi episodi di intolleranza e discriminazione", conclude. Nella foto, la senatrice Sbrollini.
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