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Vicenza, Possamai: "Impariamo da Moro il dialogo e a costruire in politica"

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Vicenza, il capogruppo del Pd in Regione ricorda il 43esimo anniversario della scomparsa dello statista democristiano

Giacomo Possamai Giacomo Possamai
“Sono passati 43 anni dal rapimento dell’onorevole Aldo Moro e dall’uccisione degli uomini della sua scorta. Il 16 marzo del 1978 gli italiani e le istituzioni precipitarono in una tragedia oscura e lacerante, che ha lasciato una ferita non rimarginata nella storia del nostro Paese. Ma, a dispetto del disegno di morte delle trame del brigatismo e del terrorismo, la lezione di Moro oggi è più viva che mai: la lezione di un uomo che ha creduto profondamente nella democrazia, che ha lavorato sempre per allargare il consenso politico e sociale e la partecipazione, che ha creduto nella solidarietà nazionale, anche al prezzo della vita”. È il pensiero del capogruppo pd in Regione, Giacomo Possamai ricordando l’eccidio di via Fani, avvenuto il 16 marzo 1978.

"Moro è stato un politico che ha sempre incluso e mai escluso, seguendo giustizia e verità"

“Moro è stato un politico che ha sempre incluso e mai escluso – prosegue il giovane esponente del Pd – che ha saputo trovare ragioni di dialogo e di intesa anche con gli avversari politici e con i partner internazionali più ostici o lontani. Un uomo che non ha mai perseguito i compromessi (non gli piaceva la definizione di compromesso storico) ma ha sempre messo al centro del suo agire la ricerca della giustizia e della verità, il rispetto dei diritti e un’idea di politica come strumento competente al servizio delle persone e delle comunità, dove ci sia sempre spazio di incontro tra costruttori. Anche se, per ragioni di età, non ho potuto incontrarlo, la sua eredità è patrimonio prezioso per il nostro Paese e per la sfida di ripresa e resilienza che le istituzioni e la politica sono chiamate a vivere”.  
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