Una visione progettuale ravvicinata del viadotto che supera il Bacchiglione nella zona di Bugano, al confine tra Vicenza e Longare
Grazie a un viadotto lungo 350 metri si passerà sopra il Bacchiglione per arrivare a San Pietro Intrigogna
Il presidente della Provincia, nonché sindaco di Vicenza, Francesco Rucco, assieme al sindaco di Longare, Matteo Zennaro, ai suoi assessori Marco Zocca e Matteo Celebron e al sindaco di Schio, Valter Orsi nella sua veste di consigliere delegato della Provincia alle grandi infrastrutture. Non stanno commiserando il caro estinto, ma lo sguardo è rivolto ai poster del progetto sistemati di fronte a loro, in basso.
È una delle opere più importanti del Vicentino e lo spiega il suo valore: 10milioni e 700mila euro. Risolverà una situazione viabilistica, quella dei ponti di Debba, che attende da decenni una soluzione. Il presidente della Provincia, Francesco Rucco, ha presentato la nuova soluzione progettuale per il viadotto sul Bacchiglione e la rotatoria sulla statale della Riviera Berica. Assieme a lui erano presenti il sindaco di Longare, Matteo Zennaro, il sindaco di Schio, Valter Orsi, nella sua veste di consigliere provinciale delegato per le grandi infrastrutture, il vice sindaco di Vicenza Matteo Celebron, l’assessore Marco Zocca, il dirigente dell’area tecnica della Provincia, Filippo Squarcina, il responsabile unico del procedimento, Stefano Mottin e il referente del progetto in Provincia, Laura Pellizzari. Rispetto alle ipotesi iniziali di fine 2020, il viadotto sarà più lungo (da 300 a 350 metri con una larghezza di nove metri) naturalmente a prova di piena del fiume, mentre la rotatoria sulla statale che servirà ad immettersi sul viadotto sarà ridotta (da 47 metri a 30) meno impattante e più rispettosa dell’ambito agricolo in cui si inserisce. La struttura del viadotto sarà in acciaio; la maggior lunghezza è dovuta al fatto che l’inizio del viadotto partirà dalla rotatoria per poi attraversare il fiume e collegarsi alla strada di San Pietro Intrigogna.
Rucco: "Si tratta di un'autentica rivoluzione della viabilità, attesa da decenni"
Una visione progettuale ravvicinata del viadotto che supera il Bacchiglione nella zona di Bugano, al confine tra Vicenza e Longare
L’opera è un’autentica rivoluzione della viabilità, ha spiegato Rucco. L’assessore Zocca ha sottolineato che sono stati recuperati con questo progetto dodici anni di ritardi, tutti imputabili all’amministrazione Variati: “Esisteva un progetto del 2009, finanziato dalla Regione, la quale dopo tre anni di attesa e visto che non si muoveva niente, s’è ripresa i soldi e ha dirottato altrove i finanziamenti”. Il nuovo viadotto, come ha sottolineato Walter Orsi, servirà a sostituire i ponti di Debba esistenti, ormai diventati piccoli e insicuri. Non saranno demoliti, ma destinati alla viabilità ciclo-pedonale. E, a proposito di biciclette, va notato che l’attuale pista ciclabile che corre di fianco al fiume passerà sotto il nuovo viadotto. “È un’opera che darà un’importante fluidità al traffico”, commenta un soddisfatto sindaco Zennaro di Longare. Per l’intervento è prevista una spesa di 10 milioni e 700 mila euro, dei quali 8 milioni e 450 mila a carico della Provincia e 2 milioni e 250 mila nel bilancio del Comune.
Tra 15 giorni iniziano le prove geologiche per il progetto esecutivo: nel giro di due anni si inizieranno i lavori
Un'immagine progettuale complessiva del viadotto che sostituirà i vecchi ponti di Debba, ormai piccoli e insicuri
Il cronoprogramma. Tra quindici giorni inizieranno le prove geologiche propedeutiche alla progettazione, di cui sarà responsabile il raggruppamento temporaneo di imprese che s’è aggiudicato l’appalto ed è formato da: E-Farm Engeneering & consulting srl (manataria) con Proteco engeneering srl, Studio ingegneria struttrale Organte e Bortot, Tfe ingegneria srl, Federico Pizzin, Arcasat snc di Valente Vincenzo. La nuova soluzione, che ha comportato una maggior spesa rispetto al preventivo iniziale, è stata analizzata con gli enti competenti: Genio Civile, Autorità di bacino distrettuale delle Alpi orientali, Soprintendenza ai beni culturali che hanno suggerito altre modifiche per rispettare il paesaggio e le normative idrauliche. La progettazione esecutiva sarà completata nel giro di un anno e mezzo. Per fine 2022, sintetizza Rucco, sarà pubblicato il bando per l’appalto dei lavori che inizieranno indicativamente pochi mesi dopo, cioé tra un paio d’anni rispetto a oggi. Una volta realizzato il viadotto, ci sarà poi da pensare alla nuova viabilità che collegherà il nuovo tratto al casello di Vicenza ovest: sarà una strada parallela e alternativa a Strada Pelosa e trasformerà definitivamente l’attuale viabilità di San Pietro Intrigogna in una strada di quartiere.
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