Maurizio Cerato è il presidente de La Trappola, attiva sin dal 1983
La compagnia vicentina ha vinto la sezione del concorso della Fita con il suo "Arlecchino"
Maurizio Cerato è il presidente de La Trappola, attiva sin dal 1983
C’è anche una compagnia vicentina, unica veneta, tra i vincitori del Premio Fitalia 2020, trofeo nazionale messo in palio dalla Federazione Italiana Teatro Amatori. La compagnia La Trappola, storica formazione di Vicenza, ha infatti conquistato la vittoria nella sezione Commedia dell’Arte con lo spettacolo “Le mirabolanti avventure di Arlecchino e peripezie dei comici dell’arte”: una grande soddisfazione, alla quale si è aggiunta quella di veder annunciare il risultato (sia pure a distanza) da Enrico Bonavera, l’Arlecchino ufficiale del Piccolo di Milano. Tredici i trofei per oltre cento spettacoli in concorso. La giuria tecnica - guidata dal direttore artistico nazionale Fita, Mauro Pierfederici, e composta da Fiammetta Fiammeri, Matteo Corbucci e Biagio Graziano - oltre a La Trappola ha premiato altri cinque gruppi: Nuovo Teatro Stabile di Mascalucia (Catania) con “Novecento” per il Classico; la compagnia Imprevisti e Probabilità – Il berretto a sonagli di Formia (Latina) con “Il frutto” per la sezione Tragedia; la compagnia Buio in sala di Portici (Napoli) con “La valigia sul letto” per il Comico Brillante; la Compagnia Arden - Luogo del possibile di Desio (Monza Brianza) con “La via del Tamarindo” per il Teatro di narrazione; la Compagnia Settantacento di Bari con “A che servono gli uomini?” per la sezione Commedia musicale.
Un'immagine dell'Arlecchino messo in scena da "La Trappola" (foto di Gildo Maino)
Sette invece i vincitori decretati dal pubblico. Oltre che alla Settantacento di Bari con “A che servono gli uomini?” per la commedia musicale, il gradimento degli spettatori del web è andato alle compagnie: AlterEgo di Lucera (Foggia) con “Il prigioniero della II strada” (Classico); Camomilla a colazione di Visciano (Napoli) con “Mia per sempre” (Tragico/Drammatico); Proloco Baiano - I sognattori di Baiano (Avellino) con “Chistu vascio è ‘na reggia” (Comico/Brillante); Thea3 di Bari con “L’antivirus” (Cabaret); La torre che ride di Potenza Picena (Macerata) con “La mela d’oro” (Narrazione); e Ndescenze (Ass. Espressione Est) di Udine con “Dejavu-mi ricorda qualcosa” (Teatro dell’assurdo).
Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter