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Ronde nere, no grazie: votano tutti i partiti in Consiglio regionale del Veneto

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Le ronde nere dette BlackFlag fotografate fuori dai giardini Salvi a Vicenza

Oggi il Consiglio regionale del Veneto ha approvato, dopo un animato dibattito, la Risoluzione n. 11, illustrata dal primo firmatario, la Consigliera regionale Elena Ostanel (il Veneto che Vogliamo), e denomonata “Intollerabile attività delle ronde “nere”. Il Consiglio regionale condanni questi atteggiamenti espressamente vietati anche dallo Statuto del Veneto”.

blackflag vicenza Le ronde nere dette BlackFlag fotografate fuori dai giardini Salvi a Vicenza

L’atto d’indirizzo muove dal caso, riportato anche dalla stampa nazionale, in particolare nel mese di marzo, relativo a un gruppo chiamato ‘Blackflag’ le cui minacce di azione nella città di Vicenza - così si legge nel documento - “Potrebbero essere considerate collegate a vera e propria attività da ‘picchiatori fascisti’, se non addirittura con caratteri terroristici”.

A sostegno della Risoluzione sono intervenuti la Consigliera del Partito Democratico e Vicepresidente dell’Assemblea legislativa Francesca Zottis, il Capogruppo del PD Giacomo Possamai con il collega Andrea Zanoni, e la Consigliera Cristina Guarda di Europa Verde.

La Consigliera Silvia Maino (Zaia Presidente) nel corso del suo intervento, ha sottolineato le ulteriori sfaccettature, e in particolare il ruolo del volontariato nel corso della pandemia, che caratterizzano la comunità di Vicenza, e ha ricordato, così come il Capogruppo Giuseppe Pan (Liga Veneta) e il Consigliere di Fratelli d’Italia Joe Formaggio, le altre manifestazioni di violenza di diversa origine o matrice che caratterizzano le aree urbane particolarmente degradate.

Il Consiglio, su proposta della stessa Consigliera Maino e del Capogruppo Alberto Villanova (Zaia Presidente) ha votato una Risoluzione parzialmente modificata rispetto al testo originario, dal quale è stato espunto il riferimento al Partito Fascista, affinché l’impegno alla condanna delle condotte menzionate nell’atto di indirizzo venga rivolto a tutte le organizzazioni che si ispirano alla violenza.

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