Montegaldella, ricordato il colonnello dei carabinieri Gildoni a 12 anni dalla morte

Hanno partecipato anche il generale Spina, comandante della Legione e il col. Bianchi a capo del gruppo

A Montegaldella si è tenuta la cerimonia di commemorazione del tenente colonnello dei carabinieri Valerio Gildoni, medaglia d’oro al valor militare, nel 12° anniversario dalla tragica scomparsa a Nanto. Organizzata come di consueto dall’Associazione nazionale carabinieri – Sezione di Montegaldella Longare Montegalda in collaborazione con l’amministrazione comunale di Montegaldella, la cerimonia ha visto la partecipazione del comandante della Legione carabinieri Veneto, generale  Giuseppe Spina, del comandante provinciale, col. Nicola Bianchi e di molte altre autorità. Al termine della funzione religiosa, tenutasi nella chiesa di San Michele arcangelo e celebrata dal cappellano militare don Corrado, il sindaco di Montegaldella, Ciro Piccoli, ha rivolto un indirizzo di saluto ai presenti. Ha quindi preso la parola il generale Spina, che ha ricordato la figura del colonello Gildoni: nel pomeriggio di venerdì 17 luglio 2009 il colonnello Gildoni era intervenuto a Bosco di Nanto (in provincia di Vicenza) a fianco dei carabinieri di vari reparti, per ricondurre alla ragione un ottantaquattrenne, barricatosi in casa armato di fucile e in stato di squilibrio mentale. Cercando di convincerlo, aveva tentato di avvicinarsi, disarmato, alla porta dell'abitazione per ottenere la resa dell'anziano; questi però aveva fatto fuoco, uccidendolo. Al colonnello è stata riconosciuta la medaglia d’oro al valor militare il 14 maggio 2010. La cerimonia è proseguita davanti al monumento che ricorda il colonnello, ove è stato reso omaggio alla sua memoria deponendo una corona di alloro. Nella sua carriera, Valerio Gildoni, che viveva a Città di Castello ed era cugino in secondo grado dell’attrice Monica Bellucci (che partecipò commossa ai funerali) era stato comandante di plotone alla scuola sottufficiali carabinieri di Firenze e successivamente era passato a comandare il nucleo operativo della compagnia di Milano Duomo e le compagnie carabinieri di Bressanone, Partinico e Roma-Montesacro, occupandosi anche di casi di cronaca di interesse nazionale. Dopo aver svolto un periodo di servizio allo Stato maggiore della Difesa, aveva frequentato con successo il corso dell’Istituto superiore stato maggiore interforze), venendo poi trasferito al reparto operativo del comando provinciale di Vicenza.