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17.11.2022 - 16:39
Ogni giorno in Veneto nascono circa 6 bambini che vengono attaccati ad una macchina anziché al seno della madre, uno tra questi pesa meno di 1500 gr., alcuni pesano meno di 500 gr. e nascono poco oltre la metà naturale della gravidanza, al limite della vitalità stabilito essere tra le 22 e le 23 settimane gestazionali.
I reparti di Terapia Intensiva Neonatale del Veneto supportano ogni giorno questi difficili percorsi di assistenza con alti livelli tecnologici e di intensità di cura ed elevate competenze medico-infermieristiche.
Le nascite premature prima della 37 esima settimana interessano circa l’8-10% dei nati in Veneto ed in Italia, e la letteratura scientifica evidenzia come questi neonati siano ad alto rischio di sviluppare complicanze fisiche, cardiorespiratorie o neuromotorie oltre ad alte probabilità di incorrere in deficit neurosensoriali, soprattutto alla vista ed all’udito.
In questo contesto di progresso nell’assistenza perinatale del neonato, si presenta quindi una nuova grande sfida: assicurare a questi bambini così fragili una crescita quanto più sana ed armoniosa possibile. " La nostra Regione si è dotata di una delibera quadro per la promozione di un "Modello gestionale e organizzativo dell'area materno infantile dal preconcezionale all'età prescolare del nato, che investe in pieno tutta la materia, orientando l'attività di servizi e delle reti oggi esistenti. - fa sapere tramite una nota Manuela Lanzarin, assessore regionale alla sanità e servizi sociali - Tale percorso è stato pensato con una visione unitaria che segua la persona e le famiglie combinando gli interventi della rete ospedaliera con quella territoriale colmando carenze di risorse e di interventi oggi presenti, rivedendo prassi e organizzazioni per rendere più aderenti ai bisogni delle persone più aperte agevoli e supportate e orientate a una medicina di iniziativa ehm si tratta di una riorganizzazione che prevede la presenza di figure specifiche e di procedure codificate e omogenee e che tiene in considerazione non solo i bisogni del neonato ma anche quelli psicologici assistenziali della sfera familiare" Questi fragilissimi neonati possono richiedere fino a cinque mesi di degenza, per raggiungere la completa autonomia nutrizionale e maturità propria del neonato a termine, a volte richiedono il proseguo delle cure a domicilio ed un programma individualizzato di follow up neuroevolutivo, ma anche respiratorio, auxologico e nutrizionale. “ In questo caso il concetto di pari opportunità è proprio letterale, va inteso come assenza di ostacoli alla vita e alla crescita per questi piccoli e fragili bambini. Ringrazio l’ Associazione Pulcino per avere organizzato questa opportunità di conoscere meglio le necessità dei nati prematuri e delle loro famiglie, non solo nelle settimane immediatamente successive al parto ma anche nei mesi e negli anni a venire - sottolinea la consigliera provinciale con delega alle pari opportunità Anna Barzon - La delibera regionale è un importante passo avanti nell’assistenza che queste famiglie e questi bambini hanno”.“L’attenzione alla prematurità è di vitale importanza e sappiamo che molti dei bambini che nascono prematuri hanno oggi la possibilità di continuare la loro vita, ma la cura non finisce nelle prime settimane, sono bambini che hanno bisogno di una attenzione continua nell’infanzia fino all’età scolare e all’ adolescenza - commenta l’assessora alle politiche scolastiche del Comune di Padova Cristina Piva commenta - Devono seguire dei percorsi particolari e l’impegno dell’Associazione Pulcino che sostiene le famiglie è in questo senso fondamentale”
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