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Fondazione Città della Speranza: 30 anni di impegno nella ricerca contro le malattie infantili

Trent'anni di speranza: la Fondazione Città della Speranza celebra il passato e guarda al futuro della ricerca con la costruzione della seconda torre

Il 16 dicembre prossimo, la Fondazione Città della Speranza celebrerà il trentesimo anniversario dalla sua fondazione, avvenuta il 16 dicembre 1994. In quel giorno, fu inaugurata la Clinica di Oncoematologia Pediatrica presso l'Azienda Ospedaliera della città. Da allora, la Fondazione si impegna in un obiettivo ambizioso: debellare le malattie infantili che minacciano la vita dei più piccoli.

Oggi, la Fondazione Città della Speranza si posiziona come un punto di riferimento di rilievo a livello nazionale ed europeo per il finanziamento della ricerca pediatrica. Inoltre, sostiene l'avanzamento della diagnostica delle patologie oncoematologiche infantili, con l'Istituto di Ricerca Pediatrica di Padova, inaugurato l'8 giugno 2012, quale centro nazionale di eccellenza per la diagnosi di leucemie, linfomi e sarcomi.

«Ci piace pensare a questa celebrazione come ad un momento per dire ‘Grazie’ a quanti ci hanno permesso di arrivare fino a qui in questi trent’anni – commenta il Fondatore di Città della Speranza Franco Masello –. È una presa di responsabilità nei confronti della ricerca: se ognuno di noi gode di buona salute lo deve alla ricerca che continua a compiere grandi passi in avanti e a raggiungere sempre più importanti traguardi. Sostenere la Fondazione, e attraverso le attività dell’Istituto di Ricerca Pediatrica aiutare la ricerca, non è beneficenza: è un atto di responsabilità verso sé stessi, un investimento per il futuro delle generazioni che ci seguiranno e ovviamente un grande impegno nei confronti di chi ora ha bisogno.»

Ciò consente di garantire a tutti i bambini in Italia una diagnosi accurata e rapida, così come l'accesso ai migliori protocolli di cura. Tale successo è reso possibile grazie a una rete di volontari il cui supporto, nel corso degli anni, ha contribuito a salvare numerose vite. Per celebrare questo importante anniversario, è in fase di organizzazione una serata speciale aperta a tutti: istituzioni, volontari, sostenitori, amici e cittadini. L'evento si terrà al Gran Teatro Geox di Padova nel pomeriggio di lunedì 16 dicembre, a partire dalle ore 18. Sarà un'occasione di festa e di amicizia, vedrà la partecipazione di personalità istituzionali di alto profilo, numerosi amici, collaboratori, volontari e ricercatori – tra cui il fondatore Franco Masello – e di tutte quelle persone che quotidianamente si impegnano a sostenere questa fondamentale ricerca.

Il programma della serata prevede momenti particolarmente suggestivi, con l'apertura dedicata ai saluti istituzionali delle autorità presenti. Seguirà un talk che ripercorrerà le tappe più significative della storia della Fondazione, con la proiezione di un video, una selezione di fotografie storiche e il racconto di questa realtà, narrato in forma romanzata attraverso le pagine di un libro scritto appositamente per l'occasione. Verranno attribuiti riconoscimenti a persone e realtà che hanno contribuito alla crescita della Fondazione, con il loro impegno, supporto concreto e sostegno economico.

A conclusione della serata, saranno i giovani a prendere il centro della scena, con il concerto dell’Orchestra Giovanile "I POLLI(ci)NI". Fondata nel 2003, questa orchestra rappresenta una proposta innovativa nell'ambito del corso di studi del Conservatorio "C. Pollini" di Padova, distinguendosi per esibirsi senza direttore e per il consistente numero di componenti, caratteristiche che la rendono un unicum nel panorama della regione Veneto.

«Desideriamo considerare questo Compleanno – afferma il Presidente della Fondazione Giovanni Paolino – non punto di arrivo ma punto di partenza per costruire un altro futuro per questi bambini, libero dalle malattie oncoematologiche pediatriche. Per questo la ricerca deve accelerare per trovare sempre nuove cure così come il messaggio che da trent’anni comunichiamo deve continuare a diffondersi grazie alla rete dei nostri volontari, la linfa vitale delle attività della Fondazione e al sostegno di quanti con le loro donazioni ci permettono di proseguire il nostro impegno. Desideriamo infatti che questo Compleanno sia una festa per i tanti amici che già ci affiancano, ma soprattutto un’occasione per farci conoscere da quanti potranno regalarci la loro vicinanza ed il loro tempo entrando a far parte della nostra rete di volontariato.»

La Ricerca 

Le fistole rappresentano delle connessioni anomale stabilite tra due organi cavi o tra un organo e l'esterno del corpo. Queste patologie sono spesso di difficile individuazione, presentano un basso tasso di chiusura spontanea e necessitano di interventi chirurgici complessi, in particolare quando si manifestano in età pediatrica. Negli ultimi dieci anni, le cellule stromali mesenchimali (MSC), derivate da varie fonti, sono state impiegate nel trattamento di pazienti affetti da fistole connesse alla malattia di Crohn, da fistole anali complesse o da quelle situate tra il tratto digestivo e quello respiratorio. Sebbene le MSC siano caratterizzate da elevate proprietà immunomodulanti e pro-rigenerative, il loro impiego per via endoscopica in aree di difficile accesso presenta delle difficoltà tecniche che ne limitano l'efficacia terapeutica.

Il progetto, realizzato dalla Dottoressa Elena Merotto Dottoranda in Bioingegneria, e dalla la Dottoressa Matilde Anna Corbetta biologa coadiuvato della Professoressa Martina Piccoli, Principal Investigator IRP, si propone di individuare la combinazione ottimale di biomateriali e MSC per il trattamento delle fistole pediatriche.

In particolar modo, l’attenzione si focalizzerà sullo studio di biomateriali già utilizzati nella pratica clinica, con l’obiettivo di iniettare MSC isolate dal cordone ombelicale, previa espansione e coltivazione per uso clinico, al fine di potenziarne l'attecchimento e la sopravvivenza nei siti di iniezione. Verrà dedicata particolare cura allo studio della viscosità dei biomateriali, per garantire un'iniezione agevole e prevenire la dispersione delle cellule al di fuori del sito di applicazione. Inoltre, saranno condotti esperimenti in vitro e in vivo, volti ad anticipare il comportamento delle MSC all'interno dei biomateriali e a stimare l'efficacia di questa nuova soluzione terapeutica. L'obiettivo primario di questo studio è raccogliere dati pre-clinici indispensabili per la preparazione di un dossier sull'utilizzo delle MSC per il trattamento delle fistole infantili, da sottoporre all'Agenzia Italiana del Farmaco per l'impiego clinico in protocolli sperimentali o nell'ambito dell'uso eccezionale ("Hospital Exemption").

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