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Sanità
12.12.2024 - 16:19
Trasformare le scoperte scientifiche in soluzioni concrete per migliorare la vita quotidiana delle persone: questo è l'impegno dell'Istituto Veneto di Medicina Molecolare di Padova. In collaborazione con la Fondazione per la Ricerca Biomedica Avanzata, l'istituto conduce da 28 anni ricerche volte a sviluppare nuovi approcci terapeutici per malattie neurodegenerative, muscolari, metaboliche e tumori.
Oggi la migliore alleata della ricerca biomedica è l’intelligenza artificiale perché gestisce un’enorme mole di dati e ne velocizza i processi di analisi attraverso gli algoritmi che studiano nella dimensione micro. Tavola rotonda al Bo del Vimm, l’istituto veneto di medicina molecolare, anche per premiare i sostenitori della fondazione padovana nata nel 1996.
Attualmente, conta su un team di 260 ricercatori, prevalentemente donne tra i 30 e i 40 anni. "Disporre di un sistema che consente di classificare le cellule in base a pochi parametri rappresenta un vantaggio straordinario in termini di tempo nella ricerca scientifica, afferma Nicola Elvassore, direttore scientifico. "Se consideriamo l'istologia, siamo in grado di identificare una cellula tumorale in anticipo rispetto a prima." Un metodo di analisi supportato dall'intelligenza artificiale non solo accelera i procedimenti, ma fornisce dati più accurati, creando così un archivio di conoscenze consultabile in futuro. Il direttore scientifico sottolinea inoltre: "È fondamentale abituare i giovani all'uso corretto di questi strumenti. Non devono essere visti come un passatempo creativo, ma come qualcosa di utile in un processo già esistente. Pertanto, la formazione riveste un ruolo essenziale."
L'etica è essenziale quando si tratta di affrontare la rivoluzione innescata dall'intelligenza artificiale. "Va governata", ammonisce Luciano Violante, ex presidente della Camera, che sottolinea come l'intreccio tra potere politico e digitale possa rappresentare un rischio per la democrazia.
E per quanto riguarda la ricerca scientifica? L'intelligenza artificiale può offrire un ausilio significativo, ma deve essere utilizzata con cautela.
Alla cerimonia era presente anche il Governatore del Veneto Luca Zaia " Punto di riferimento mondiale nella ricerca biomedica. Un luogo dove multidisciplinarietà e collaborazione internazionale generano innovazione concreta. - commenta il presidente - Con 10 gruppi di ricerca guidati da giovani con un’età media sotto i 40 anni, 260 ricercatori (di cui il 35% stranieri e il 60% donne) e 150 pubblicazioni scientifiche annuali su prestigiose riviste internazionali, il VIMM dimostra che investire in ricerca significa investire nel futuro. Un esempio di eccellenza che rende orgogliosi noi veneti. "
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