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Sanità
30.12.2024 - 17:19
«Alla fine di una consigliatura è doveroso guardarsi indietro e fare un bilancio tra quanto si voleva fare e quanto si è riusciti a realizzare». Inizia con queste parole l'analisi dei quattro anni di presidenza dell'Ordine dei Medici di Padova sotto la guida di Domenico Crisarà.
«Non è stato semplice, sicuramente per i primi due anni, gestire tutte le problematiche professionali determinate dalla pandemia da Covid. L’Ordine è stato impegnatissimo nel governare le tematiche legate alla vaccinazione obbligatoria e le relative sanzioni previste dalla legge. I medici interessati da verifica da parte dell’Ordine, su indicazione della Federazione Nazionale, sono stati 908 per un numero complessivo di circa tremila atti emessi. È facile intuire, quindi, come una quantità di tale dimensione abbia impegnato il Consiglio e il Personale dell’Ordine nelle istruttorie lasciando meno tempo di quello sperato ad altre attività. Ma non hanno subìto alcun ritardo né l’attività di formazione né quella disciplinare. Per quanto riguarda la prima, sono stati proposti eventi – in presenza ed on line – per un totale di 160,80 crediti Ecm».
Aggiunge Crisarà: «Anche l’attività disciplinare ha registrato numeri impressionanti essendo essa primaria attività dell’Ordine chiamata a analizzare il rapporto tra medici e cittadini, e tra i professionisti stessi. Questo compito è lo specchio fedele del difficile momento che la Professione vive e che culmina nel fenomeno sempre più dilagante della violenza verbale e fisica sugli operatori sanitari e, purtroppo, anche tra i sanitari stessi. Fino al mese di agosto scorso, sono state gestite complessivamente 412 pratiche disciplinari come CAM (Commissione Albo Medici Chirurghi). Solo a titolo di paragone, nella precedente consiliatura ne erano state gestite 170: lascio a voi ulteriori considerazioni e riflessioni. Moltissimo è stato fatto per quanto riguarda la presenza dell’Ordine alle attività sociali ed istituzionali dei comuni e della provincia di Padova. Questa Consigliatura è stata caratterizzata dalla novità introdotta dalla legge sulla laurea abilitante: inglobando l’esame d’abilitazione nell’esame di laurea si rischiava di sminuire il ruolo di garanzia che esprime l’Ordine professionale sulla capacità e competenza di un laureato nell’esercitare la professione. Siamo riusciti a sottolineare l’importanza della appartenenza e il ruolo dell’Ordine professionale grazie alla costruttiva relazione con l'Università di Padova e con la Scuola di Medicina e Chirurgia, e attraverso un gesto apparentemente simbolico: ora l’Ordine, tramite il Presidente di Commissione, consegna al laureato il Codice Deontologico durante la sessione di laurea».
«Altra importantissima attività è stata quella di riordino amministrativo e normativo dell’Ente che, in quanto Ente Pubblico, è legato a regole e controlli molto precisi non sempre perfettamente messi a fuoco esponendo l’Ordine a sanzioni e richiami molto importanti. - conclude Crisarà - Tutto questo è stato possibile grazie al lavoro e l’impegno di tutti i Consiglieri della parte medica così come della parte odontoiatrica, del Collegio dei Revisori dei conti. Ma soprattutto grazie al vero valore aggiunto di questa Consigliatura: l’apporto della Direttrice dell’Ordine Dottoressa Roberta Trattenero. Fondamentali sono stati i contributi ed il supporto di altre figure professionali che hanno affiancato il Consiglio Direttivo e gli iscritti. Ne citerò solo alcuni: le Dottoresse Anna Desiderio e Giulia Businaro per la consulenza legale, e la Dottoressa Cristina Sartori per la comunicazione. A tutti loro, così come a tutti Voi Colleghi, rivolgo un Grazie di cuore per la splendida esperienza che ho avuto l’onore di fare».
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