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Nuovo progetto di ricerca del VIMM: una piattaforma terapeutica innovativa contro le malattie rare neuromuscolari

innovazione e collaborazione: un nuovo approccio nella ricerca di cure per le malattie rare neuromuscolari

È stato presentato un nuovo programma di ricerca che verrà intrapreso all'Istituto Veneto di Medicina Molecolare (VIMM) di Padova. Questo progetto, della durata di cinque anni, è finanziato dalla Fondazione Telethon e dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo (Cariparo), con un investimento complessivo di 5,3 milioni di euro.

L'iniziativa si prefigge di dimostrare l'efficacia di una piattaforma terapeutica innovativa, la quale unisce metodologie all'avanguardia al fine di massimizzare il potenziale terapeutico e superare le limitazioni attualmente legate all'uso della terapia genica nelle malattie rare neuromuscolari, patologie per le quali non è ancora disponibile un trattamento risolutivo.

Il muscolo rappresenta un organo notoriamente complesso da raggiungere e trattare mediante terapia genica o altre terapie innovative, che altrove hanno già dimostrato successo. Le principali difficoltà incontrate, finora, nell'applicazione della terapia genica alle malattie neuromuscolari includono l'inefficienza nel correggere geneticamente le fibre muscolari e la risposta immunitaria scatenata dall'uso di vettori virali. Inoltre, la diagnosi di tali patologie avviene spesso in ritardo, quando la perdita di massa e forza muscolare è già avanzata e non può essere recuperata: la terapia genica, infatti, può correggere il difetto genetico solo nelle fibre muscolari esistenti.

A livello scientifico, il programma di ricerca, valutato da un comitato internazionale di esperti e sostenuto dalla Fondazione Telethon, vedrà la partecipazione di quattro gruppi di ricerca del VIMM, coordinati dal professor Marco Sandri del Laboratorio di Fisiopatologia Molecolare Neuromuscolare. Collaboreranno con lui Carlo Viscomi, dal Laboratorio di Bioenergetica Neuromuscolare, Maria Pennuto, dal Laboratorio di Patologia Neuromuscolare e Francesco Chemello, del Laboratorio di Editing Genico Neuromuscolare.

La Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo (Cariparo) co-finanzierà il progetto, sostenendo gruppi di ricerca del VIMM che lavorano allo sviluppo di tecnologie d'avanguardia per il progetto, come organoidi, biobanche di tessuti e analisi bioinformatica, coordinati da Bert Blaauw, Anna Urciuolo, Elena Pegoraro e Cristina Mammucari.

Il programma si focalizzerà su tre malattie neuromuscolari ereditarie attualmente senza cura: la distrofia muscolare di Duchenne, l'atrofia muscolare spinale bulbare (nota anche come malattia di Kennedy) e la miopatia mitocondriale da mutazioni nel gene POLG.

Il muscolo è un organo piuttosto difficile da raggiungere con la terapia genica, cioè con tutti quegli approcci innovativi che mirano a correggere il difetto genetico responsabile. Ispirandoci a quanto sta già dando risultati interessanti nell’ambito di malattie multifattoriali ad ampia diffusione come tumori, diabete, obesità o disturbi autoimmuni, proveremo a valutare anche in malattie neuromuscolari di origine genetica un approccio combinato, che da una parte preservi e promuova il più possibile la salute delle fibre muscolari e dall’altra corregga lo specifico difetto genetico responsabile. Questo obiettivo la raggiungeremo grazie agli strumenti più innovativi oggi disponibili nella ricerca biomedica” ha spiegato il Principal Investigator del VIMM Marco Sandri. “Per cominciare, ci concentreremo su tre patologie ancora orfane di cura: la distrofia muscolare di Duchenne, l’atrofia muscolare spinale bulbare e la miopatia mitocondriale da mutazioni nel gene POLG. Per superare questi limiti assoceremo il DNA editing per la correzione del gene mutato con l'uso di piccole molecole di RNA in grado di promuovere la crescita e la funzionalità muscolare. Grazie alla ricerca di base, supportata anche da Fondazione Telethon, abbiamo imparato a conoscere quali sono i segnali molecolari che controllano la crescita dei muscoli, il loro metabolismo energetico, e che preservano innervazione e la produzione della forza o promuovono la re-innervazione e l’aumento di forza. Queste molecole potranno perciò diventare bersagli su cui intervenire per mantenere le fibre in salute. L’RNA, che tutti hanno imparato a conoscere durante l’emergenza COVID, è una molecola molto versatile, che possiamo disegnare e modificare per ottimizzare il target terapeutico e la sua l’azione in base al tipo di malattia, all’età e al sesso dei pazienti. Ci avverremo anche della collaborazione del Centro nazionale per lo sviluppo di terapia genica e farmaci con tecnologia a RNA, nato grazie ai fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e coordinato proprio dall’Università di Padova”.

Padova è storicamente una città in cui Fondazione Telethon ha sempre investito in ricerca, già dai primi anni di attività: con ben 43,5 milioni di euro investiti ad oggi è in assoluto la quarta città in termini di impieghi dopo Milano, Roma e Pozzuoli, la terza se parliamo di investimenti extramurali e non si considerano i due Istituti della Fondazione di Milano e Pozzuoli.

Al VIMM lavorano numerosi gruppi focalizzati sullo studio dei meccanismi alla base delle malattie neuromuscolari e mitocondriali, patologie rare per cui nella maggior parte dei casi non c’è ancora una cura definitiva e che comportano sintomi invalidanti che hanno un importante impatto sulla vita dei pazienti e delle loro famiglie, e richiedono un’assistenza completa. Inoltre, Padova è sempre stata un punto di riferimento importante per la ricerca sulle malattie neuromuscolari. Per questo, abbiamo deciso di investire in questo progetto speciale, che promuove la collaborazione tra più ricercatori e beneficia delle competenze, tecnologie e infrastrutture di un istituto all’avanguardia come il VIMM”, ha spiegato Celeste Scotti, direttore ricerca e sviluppo Fondazione Telethon.

La ricerca e l'innovazione hanno un ruolo fondamentale nell'ambito della salute pubblica e costituiscono le fondamenta su cui poggia il benessere delle comunità. Fondazione Cariparo ha da sempre tra le sue linee di indirizzo il sostegno alla ricerca scientifica, consapevole che intervenire in quest’ambito significa investire nel futuro della salute globale. VIMM e Fondazione Telethon sono due eccellenze indiscusse. Non potevamo quindi che scegliere di metterci convintamente al loro fianco nel comune intento di far progredire la ricerca sulle malattie rare neuromuscolari”, ha commentato Gilberto Muraro, Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo.

 

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