Tribunale della Pedemontana, Zaia: "Riaprire è un atto di giustizia e legalità"

Il presidente della Regione Veneto ribadisce l'impegno per la riapertura del tribunale di Bassano e chiede l'assegnazione di personale adeguato a tutte le strutture giudiziarie locali

Adamo Chiesa

Email:

redazione@lapiazzaweb.it

10.04.2025 - 17:35

La Regione Veneto non si arrende alla chiusura del Tribunale della Pedemontana. In un incontro promosso dal sindaco di Bassano del Grappa, Nicola Finco, il presidente della Regione, Luca Zaia, ha ribadito l'importanza di riaprire la struttura, sottolineando che la sua chiusura rappresenta una vera e propria follia. Il Tribunale, che attende da tempo una ristrutturazione di ben 11.000 metri quadrati, per la quale sono stati investiti 20 milioni di euro, è stato al centro delle dichiarazioni del Governatore. Ci battiamo per far funzionare questo tribunale da ormai 13 anni, con la consapevolezza che il nostro impegno è condiviso da tanti attori del territorio: le province, i sindaci, l'avvocatura e le associazioni di categoria, ha affermato Zaia, confermando la determinazione della Regione nel sostenere la causa. La chiusura di questo tribunale sarebbe ingiustificata, e la Regione è certa che questa battaglia, che coinvolge diverse realtà locali, non finirà facilmente. Nel suo intervento, Zaia ha anche evidenziato che la chiusura di Tribunali in altre regioni italiane non deve tradursi in un sacrificio per Bassano. Non voglio nemmeno immaginare che Bassano esca dalla lista di quelli da riaprire. Sarebbe allucinante. Siamo di fronte a una riorganizzazione che deve rispondere alle esigenze dei cittadini e dei territori, ha aggiunto, ribadendo che il progetto del governo nazionale per la riapertura dei tribunali va nella direzione giusta. Il presidente Zaia ha poi affrontato la questione del personale, una delle principali giustificazioni per la chiusura. Non si può usare il personale come scusa per chiudere un tribunale. Il problema esiste, ma non si risolve eliminando il tribunale. È necessario assegnare il personale necessario a tutti i tribunali del Veneto, compreso quello di Bassano, ha concluso, sottolineando che la Regione Veneto è un buon pagatore di tasse e merita i servizi che i cittadini hanno diritto di ricevere.

"Ci battiamo per far funzionare questo tribunale da ormai 13 anni, con la consapevolezza che il nostro impegno è condiviso da tanti attori del territorio: le province, i sindaci, l'avvocatura e le associazioni di categoria", ha affermato Zaia, confermando la determinazione della Regione nel sostenere la causa. "La chiusura di questo tribunale sarebbe ingiustificata, e la Regione è certa che questa battaglia, che coinvolge diverse realtà locali, non finirà facilmente".

Nel suo intervento, Zaia ha anche evidenziato che la chiusura di Tribunali in altre regioni italiane non deve tradursi in un sacrificio per Bassano. "Non voglio nemmeno immaginare che Bassano esca dalla lista di quelli da riaprire. Sarebbe allucinante. Siamo di fronte a una riorganizzazione che deve rispondere alle esigenze dei cittadini e dei territori", ha aggiunto, ribadendo che il progetto del governo nazionale per la riapertura dei tribunali va nella direzione giusta.

Il presidente Zaia ha poi affrontato la questione del personale, una delle principali giustificazioni per la chiusura. "Non si può usare il personale come scusa per chiudere un tribunale. Il problema esiste, ma non si risolve eliminando il tribunale. È necessario assegnare il personale necessario a tutti i tribunali del Veneto, compreso quello di Bassano", ha concluso, sottolineando che la Regione Veneto è "un buon pagatore di tasse" e merita i servizi che i cittadini hanno diritto di ricevere.