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Zaia sull’inchiesta: “I processi si fanno nei tribunali, non in piazza”

Il Governatore del Veneto Luca Zaia commenta con prudenza l’inchiesta che ha coinvolto il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro, ribadendo fiducia nella magistratura e rifiutando ogni giudizio sommario

"I processi si celebrano nei tribunali, non nella pubblica via". Così il Presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, ha voluto prendere le distanze dal clamore mediatico intorno all’inchiesta che coinvolge il Sindaco di Venezia Luigi Brugnaro, invitando alla cautela e al rispetto delle sedi istituzionali.

“Mi auguro vivamente – ha aggiunto il Governatore – che le parti possano chiarire pienamente le rispettive posizioni in sede processuale.” Zaia ha inoltre dichiarato di non avere informazioni dirette sul caso, se non quanto emerso attraverso la stampa: “Non sono nelle condizioni di esprimere un giudizio. Ho solo notizie di natura giornalistica e non credo sia corretto addentrarsi nel merito senza elementi oggettivi”.

Sul fronte politico, alla domanda se Brugnaro dovrebbe dimettersi – richiesta avanzata dall’opposizione – Zaia ha mantenuto una linea neutra ma decisa: “L’opposizione chiede spesso le dimissioni. Le ha chieste anche a me ai tempi del Mose, quando non solo non ero inquisito, ma ero ritenuto un elemento di disturbo per chi si comportava male”.

Zaia ha infine ricordato che “la legge è chiara” in merito al ruolo degli amministratori pubblici in caso di inchieste o condanne: “Esiste una normativa che regola tutti i passaggi della vita amministrativa. Poi, le decisioni che attengono alla sfera personale sono appunto personali, e io non entro nel merito”.

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