Anche Zaia dice la sua sul matrimonio Bezos: "Il Veneto deve essere inclusivo, a prescindere dal colore della pelle o dal conto in banca"

Il presidente della Regione Veneto interviene sulle polemiche e rilancia un messaggio di apertura e accoglienza, sottolineando l’importanza economica e filantropica dell'evento per Venezia

Adamo Chiesa

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24.06.2025 - 14:41

L’evento che sta catturando l’attenzione del mondo intero, il matrimonio di Jeff Bezos a Venezia, non ha soltanto illuminato la città con il suo lusso, ma ha anche acceso un acceso dibattito politico e sociale nella regione. Luca Zaia, presidente della Regione Veneto, è intervenuto per esprimere la propria posizione, ribadendo con fermezza un principio di inclusività e rispetto. «Ritengo un’ingiustizia – ha dichiarato Zaia – comunicare a nome di tutti un’ostilità verso due persone che vengono qui per sposarsi, siano esse le più ricche o le più povere del mondo. Il Veneto deve essere una terra inclusiva: non si fanno distinzioni di colore della pelle, di credo religioso, di scelte sentimentali o di conto in banca». Il governatore ha poi commentato le critiche sollevate, precisando che «forse l’opposizione è semplicemente una manifestazione di dissenso, ma questo non significa che tutti si riconoscano in essa. La libertà di uno finisce dove inizia quella dell’altro». Zaia ha voluto inoltre evidenziare il valore economico e filantropico dell’evento: «Bezos ha fatto delle donazioni importanti, e spero che questo sia un grande invito alla filantropia internazionale per investire ancora di più su Venezia, una città che ha bisogno dell’amore e del sostegno di molti». Sul piano economico, il presidente ha stimato l’impatto mediatico dell’evento in circa due miliardi e mezzo di euro, sottolineando che «l’ottanta percento delle forniture e della spesa riguardano le nostre imprese e i nostri cittadini. Pensiamo solo ai catering e a tutto quello che ruoterà intorno a questa celebrazione: è una grande occasione per Venezia».

«Ritengo un’ingiustizia – ha dichiarato Zaia – comunicare a nome di tutti un’ostilità verso due persone che vengono qui per sposarsi, siano esse le più ricche o le più povere del mondo. Il Veneto deve essere una terra inclusiva: non si fanno distinzioni di colore della pelle, di credo religioso, di scelte sentimentali o di conto in banca».

Il governatore ha poi commentato le critiche sollevate, precisando che «forse l’opposizione è semplicemente una manifestazione di dissenso, ma questo non significa che tutti si riconoscano in essa. La libertà di uno finisce dove inizia quella dell’altro».

Zaia ha voluto inoltre evidenziare il valore economico e filantropico dell’evento: «Bezos ha fatto delle donazioni importanti, e spero che questo sia un grande invito alla filantropia internazionale per investire ancora di più su Venezia, una città che ha bisogno dell’amore e del sostegno di molti».

Sul piano economico, il presidente ha stimato l’impatto mediatico dell’evento in circa due miliardi e mezzo di euro, sottolineando che «l’ottanta percento delle forniture e della spesa riguardano le nostre imprese e i nostri cittadini. Pensiamo solo ai catering e a tutto quello che ruoterà intorno a questa celebrazione: è una grande occasione per Venezia».