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Tutela del territorio
14.07.2025 - 16:35
La coalizione politica e civica di centrosinistra e Movimento 5 Stelle, riunita sotto la sigla “La Stagione Buona”, lancia un progetto ambizioso per il futuro di Venezia: trasformarla in città a statuto speciale. È questa la proposta attorno alla quale si sta costruendo il confronto politico in laguna, con l’obiettivo di affrontare in modo strutturale le emergenze che la stanno svuotando e snaturando.
Giuseppe Saccà, capogruppo del Partito Democratico in consiglio comunale a Venezia, ha illustrato le priorità della coalizione: «Le nostre proposte partono da tre temi fondamentali: ambiente, casa e lavoro. Su questi temi stiamo lavorando da tempo, anche in relazione ai fondi del PNRR, ma vogliamo andare oltre, proponendo una revisione della legge speciale del 1973 e l’attribuzione a Venezia dello statuto speciale. Solo così potremo avere poteri adeguati a intervenire sulle grandi criticità che conosciamo: dalla crisi abitativa alla salvaguardia ambientale, fino allo sviluppo socioeconomico».
Secondo Saccà, la legge speciale attuale è stata di fatto abbandonata dai governi: «Chiediamo il suo rifinanziamento e una revisione che garantisca finanziamenti certi, anche in un’ottica di federalismo fiscale. Servono risorse e poteri adeguati per affrontare problemi enormi. La nostra è una coalizione politica e civica molto ampia perché vogliamo cambiare metodo: dopo dieci anni di governo incentrato su una sola persona, serve una comunità larga che si faccia carico dei problemi della città. Vogliamo riportare al centro la partecipazione democratica e una visione che tenga conto anche del quadro europeo».
Dello stesso avviso l’onorevole Enrico Cappelletti, parlamentare del Movimento 5 Stelle, che ha sottolineato la fragilità di Venezia: «È la città più bella del mondo, ma anche la più fragile. Il problema dello spopolamento è gravissimo: siamo scesi sotto la soglia psicologica dei 50.000 residenti. Serve un cambio di rotta dopo anni di scelte che hanno trasformato Venezia in una specie di Disneyland. Vogliamo evitare che diventi un museo a cielo aperto».
Per Cappelletti, la proposta di uno statuto speciale è un percorso non solo possibile, ma necessario: «La piattaforma di idee che presentiamo oggi deve aprire una discussione a livello locale e nazionale. Ma c’è anche un’urgenza immediata: fra poche settimane si apre la sessione di bilancio, e lì bisogna inserire un finanziamento stabile per la legge speciale di Venezia. Io ci ho già provato l’anno scorso, purtroppo senza risultato. Ma ci riproveremo: servono risorse urgenti per salvare la città».
La sfida è dunque duplice: da un lato ricostruire un’alleanza larga capace di governare Venezia in modo partecipato; dall’altro convincere il Parlamento e il Governo a riconoscere la specificità della città lagunare, dotandola degli strumenti necessari per affrontare le sue sfide uniche.
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