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Cronaca
01.10.2024 - 12:38
La tragica morte di Alì Jamat, un rider pakistano di 31 anni, ha acceso una luce sulla lotta per i diritti dei lavoratori della consegna a Padova. Il giovane, investito da un’auto mentre tornava da un’ultima consegna il 6 settembre, è deceduto dopo alcuni giorni di ricovero. Il suo tragico destino ha profondamente colpito la comunità locale, facendo emergere il malcontento tra i rider riguardo alle difficili condizioni di lavoro che affrontano quotidianamente.
In risposta alla tragedia, i rider hanno proclamato uno sciopero, determinati a farsi sentire e a migliorare le proprie condizioni. Sabato scorso, si sono riuniti in Piazza Mazzini, contattando Mirko Romanato, Segretario Generale del NIdIL Cgil di Padova, con il quale avevano già instaurato un dialogo tramite campagne di sensibilizzazione nei due anni precedenti. Grazie a un lavoro di squadra, sono stati eletti rappresentanti e definite le rivendicazioni.
Il 30 settembre è stata una data cruciale: i lavoratori hanno bloccato le attività della piattaforma Glovo rifiutandosi di effettuare consegne finché non ci fossero stati miglioramenti. Questo ha portato la dirigenza di Glovo a Milano a contattare i rappresentanti dei rider per avviare una trattativa. Nonostante le iniziali proposte inadeguate da parte di Glovo, la determinazione dei lavoratori ha costretto l'azienda a rivedere le sue posizioni.
Dopo una lunga e complessa trattativa, il NIdIL Cgil e i rappresentanti dei rider hanno finalmente raggiunto un accordo. Le richieste fondamentali sono state accolte: l'aumento della paga base per ogni consegna, da 3 a 3,3 euro lordi, maggiorazioni per condizioni particolari e un rimborso chilometrico che varia in base alla distanza percorsa. Inoltre, è stato stabilito un limite massimo per le attese nei locali, fissato a 9 minuti, e l’indennità per le condizioni di pioggia sarà ora operativa grazie a un aggiornamento della piattaforma.
Mirko Romanato, Segretario Generale del NIdIL Cgil Padova, ha sottolineato che “si è trattato indubbiamente di una vittoria frutto dell’unità e determinazione dei lavoratori. E il risultato raggiunto ha una rilevanza nazionale: i rider hanno dimostrato che se sono uniti, disposti a combattere per i loro diritti e a dimostrarsi compatti nelle loro richieste, non c’è piattaforma che tenga. Una lezione che sarà bene tenere a mente e che costituisce un precedente significativo nella strada dei diritti e delle tutele per questi lavoratori, non solo a Padova ma nell’intero territorio nazionale. Ma soprattutto quanto successo è solo un inizio. La lotta per il miglioramento delle condizioni di questi lavoratori è ancora lunga e la nostra intenzione è di stare al loro fianco per percorrerla tutta”, ha concluso Romanato.
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