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Investitori in bilico

Superjet: fino al 31 ottobre per salvare l'azienda

Michele Valentini, segretario generale della Fiom Cgil di Venezia, spiega la situazione e denuncia le criticità di una realtà ormai sempre più diretta verso il fallimento

La situazione in Superjet è sempre più critica, con un rischio concreto di chiusura.

Michele Valentini, segretario generale della Fiom Cgil di Venezia, denuncia la situazione di stallo che grava sulla società: in ballo ci sarebbe un investimento di 300 milioni di euro da parte di un noto fondo arabo, ma la guerra russo-ucraina sta creando molti problemi e, ad oggi, le azioni russe di Superjet non sono ancora state scongelate per consentire agli arabi di poter acquistare. Termine ultimo per scongiurare la liquidazione dell'azienda, e con essa 120 posti di lavoro, il 31 ottobre. 

Valentini ha dipinto il potenziale investitore, in modo estremamente positivo, elogiandone l'affidabilità e le condizioni di lavoro promosse, aggiungendo che opera già da tempo "in un settore ad alta tecnologia che ha ampie marginalità". 

L'obiettivo delle sigle sindacali è proprio quello di evitare la liquidazione, scenario nel quale 120 famiglie perderebbero la propria fonte principale di guadagno.

Il tempo scorre, il Demanio sta trattando la gestione delle azioni della componente russa della società, ma il timore della Fiom Cgil è che la lentezza burocratica faccia perdere interesse al colosso arabo, spingendolo verso investimenti in altri settori o, peggio ancora, al di fuori del territorio italiano.

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