Un giorno di ordinaria follia al Lido: capelli strappati e graffi al collo dell'impiegata

Un grave episodio di violenza si è verificato nella sede del patronato Ital Uil al Lido di Venezia, dove una dipendente è stata aggredita da un’utente recatasi allo sportello per una pratica. I motivi del gesto restano ancora da chiarire, ma secondo quanto riferito, la donna ha improvvisamente perso il controllo, colpendo con violenza l’operatrice: le ha strappato i capelli, graffiandole il volto e il collo.

Nonostante il trauma e lo shock per l’aggressione subita, l’impiegata è riuscita con prontezza a reagire, chiudendosi a chiave nell’ufficio per mettersi in sicurezza dopo aver allontanato la donna. Subito dopo sono state allertate le forze dell’ordine, che sono intervenute rapidamente sul posto.

Sulla vicenda è intervenuto anche il segretario generale della Uil Veneto, Roberto Toigo, che ha espresso vicinanza e solidarietà alla lavoratrice coinvolta, definendola “una delle più esperte del patronato”. Ma le sue parole non si fermano alla solidarietà: “Non possiamo che sottolineare con sgomento questi segnali di abbrutimento della società – ha dichiarato Toigo – Aggredire chi lavora per offrire un servizio, per aiutare gli altri, è inaccettabile. Lasciarsi andare a gesti di violenza dimostra che qualcosa si è spezzato nel tessuto sociale. È urgente tornare a una convivenza basata sul rispetto reciproco.”

L’episodio riaccende il dibattito sulla sicurezza nei luoghi di lavoro aperti al pubblico e sulla necessità di proteggere chi ogni giorno svolge il proprio ruolo al servizio della collettività.