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Addio a Papa Francesco

Zaia: “Il pontificato di Papa Francesco è stato un raggio di sole”

Il Presidente del Veneto ricorda la figura del Papa scomparso, sottolineando il valore universale del suo messaggio e l’impatto profondo avuto anche sulle istituzioni

«Quando il 18 maggio (del 2024) dopo giorni di maltempo Papa Francesco è arrivato a Verona, commentai che aveva portato il sole. Oggi allargando la visione sulla storia, possiamo fare la stessa considerazione: sul nostro mondo, il suo pontificato è stato un raggio di sole, un messaggio forte di attenzione agli ultimi, ai più deboli. Si poteva non essere sempre d’accordo con i suoi pensieri ma in ogni situazione ha parlato a tutti, a credenti e non credenti, ricordando che la nostra comunità è tale se non lascia indietro nessuno. Il suo messaggio contro quella che chiamava la società dello scarto, è un monito che rimarrà un pilastro su cui misurare anche la nostra attività di amministratori pubblici».

Con queste parole, il Presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, ha voluto rendere omaggio a Papa Francesco, tracciando un ricordo intenso e personale del suo pontificato. Un’eredità che, secondo Zaia, va ben oltre la dimensione religiosa, per toccare le corde civili e morali della società contemporanea.

«Nessuno potrà mai dimenticare la sua immagine che è entrata nelle nostre case nei giorni più bui del Covid. Era solo, isolato nel vuoto di una piazza San Pietro incredibile con sullo sfondo soltanto i lampeggianti delle Forze dell’Ordine – aggiunge il presidente Zaia -. In quella solitudine ha incarnato i sentimenti di smarrimento, incertezza e paura che provavamo tutti in quelle ore, ma con le sue parole ha trovato il modo di rassicurare e accompagnare con la Fede verso la via d’uscita dalla pandemia. Quella visione è stata un’omelia per immagini in cui spiegava che nessuno poteva sottrarsi alle responsabilità a cui tutti eravamo chiamati, ad uno spirito di altruismo senza il quale non saremmo usciti da quel tunnel. Nel lockdown è stato più volte spunto di riflessione».

L’immagine di Papa Francesco da solo sotto la pioggia, nel cuore vuoto di Roma, è ancora oggi uno dei simboli più potenti della crisi pandemica. Un momento che ha rappresentato per milioni di persone, credenti e non, un punto di riferimento e di conforto.

«Diversamente da alcuni suoi predecessori non è stato proprio di casa nel Veneto ma le sue visite a Venezia e Verona sono state memorabili per portata storica e dimensione dell’evento – conclude Zaia -. Due occasioni che hanno superato la dimensione dell’aspetto religioso e che ora rimangono due ricordi preziosi nella storia della nostra regione che insieme a tutto il mondo è addolorata per la scomparsa di un Papa e uomo eccezionale».

Il Presidente del Veneto ha così voluto sottolineare l’impronta indelebile che Papa Francesco ha lasciato anche nel cuore del territorio veneto, attraverso due visite significative che hanno coinvolto migliaia di persone.

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