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Frana di Cancia

Bellunese: sopralluogo tecnico con esperti per valutare i danni della frana

Un’analisi dettagliata condotta con droni e scanner 3D per comprendere l’entità del movimento franoso e organizzare le prossime operazioni di bonifica

Questa mattina, Massimo Bortoluzzi, consigliere provinciale con delega alla Difesa del Suolo e alla Protezione Civile, ha partecipato a un importante sopralluogo sul canalone della frana di Cancia. All’iniziativa hanno preso parte anche rappresentanti della Regione Veneto, tra cui l’Assessore Bottacin, i Vigili del Fuoco e il Soccorso Alpino. Al fianco delle istituzioni, l’esperto professor Nicola Casagli dell’Università di Firenze, ingegnere e docente universitario specializzato in fenomeni franosi, ha guidato le operazioni di analisi sul campo.

L’esame del terreno e della colata di detriti ha evidenziato un movimento complessivo stimato in circa 80.000 metri cubi di materiale, di cui 25.000 sono arrivati fino alla frazione di Cancia. Il resto è stato trattenuto dalle vasche di contenimento e dalla briglia, realizzate proprio per limitare gli effetti di eventi come questo. Per ottenere una valutazione ancora più precisa, lunedì prossimo è previsto un sorvolo con un drone dotato di scanner 3D, strumento che permetterà di eseguire misurazioni dettagliate sull’area interessata.

Nel frattempo, sono iniziate le operazioni di brillamento di massi pericolanti, attività che continuerà nei prossimi giorni. Dal sopralluogo è emersa la conferma che il canalone ha subito un profondo scavo e che, a monte, permane una consistente quantità di materiale instabile, che potrebbe muoversi in caso di nuove precipitazioni intense.

Con il supporto del professor Casagli, l’amministrazione provinciale intende accelerare l’iter per la richiesta di risarcimenti danni. Inoltre, è stata decisa la riattivazione del Tavolo Tecnico per valutare ulteriori opere di messa in sicurezza, oltre al secondo stralcio dei lavori già programmati.

Nel frattempo, la Provincia prosegue con le operazioni di rimozione del materiale accumulato nelle vasche di contenimento, con l’obiettivo di riportare la frazione di Cancia al suo stato originario prima della frana dello scorso domenica sera.

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