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Democrazia sotto attacco

Agenti antiterrorismo infiltrati nei collettivi studenteschi di Padova, Napoli, Milano, Bologna e Roma

Gli studenti rispondono con un flash mob sotto Palazzo Bo, chiedendo chiarimenti e denunciando l'attacco ai propri diritti democratici

Questa mattina, davanti a Palazzo Bo, sede dell’università di Padova, studenti e studentesse del Collettivo Autorganizzato Universitario (CAU) hanno organizzato un flash mob per denunciare la presenza di cinque agenti dell’antiterrorismo infiltrati nelle articolazioni giovanili di Potere al Popolo. L’iniziativa punta a far luce su un fenomeno che, a partire dallo scorso ottobre, ha interessato anche il Collettivo Autorganizzato Universitario di Napoli e tre nodi di Cambiare Rotta nelle città di Milano, Bologna e Roma.

Gli studenti hanno esposto uno striscione con la scritta “Allarme democrazia! Organizzarsi e lottare non è reato”, simbolo di un’accusa diretta contro quello che definiscono un grave attacco al diritto di organizzazione e di lotta nelle università italiane.

“Questa è una ferma minaccia alla democrazia e al diritto degli studenti di organizzarsi e lottare all’interno delle università”, ha dichiarato un rappresentante del collettivo, chiedendo trasparenza sui mandanti e le ragioni dietro a queste infiltrazioni. “Vogliamo conoscere la posizione della governance dell’ateneo e della Rettrice di fronte a questo ennesimo attacco ai diritti studenteschi.”

Il flash mob si è svolto proprio sotto il Rettorato, con l’obiettivo di sollecitare un intervento ufficiale da parte dell’Università di Padova e rompere il silenzio del governo, che finora non ha risposto alle tre interrogazioni parlamentari presentate sul caso. Le proteste continuano a far emergere forti tensioni riguardo alla libertà di associazione e alla tutela dei diritti democratici all’interno degli spazi universitari.

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