Insulti e minacce dopo la manifestazione per la pace: Eleonora Guizzaro presenta denuncia ai Carabinieri

La candidata del Partito Democratico ringrazia le forze dell’ordine e ribadisce il suo impegno civico: «Non resterò in silenzio di fronte all’odio»

Adamo Chiesa

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12.10.2025 - 12:27

Dopo giorni di offese e minacce ricevute online, Eleonora Guizzaro ha deciso di reagire. La candidata del Partito Democratico alle prossime elezioni regionali ha infatti presentato denuncia ai carabinieri di Monselice, documentando centinaia di messaggi offensivi e intimidatori apparsi sui social network. Gli attacchi sono iniziati dopo la pubblicazione di un video che mostrava la sua partecipazione alla manifestazione per la pace svoltasi a Venezia lo scorso 3 ottobre. Il filmato, visualizzato da oltre 160mila persone, ha generato più di mille commenti, molti dei quali contenenti insulti sessisti, riferimenti razzisti e minacce personali. «Voglio ringraziare le forze dell’ordine per l’interessamento dimostrato nei miei riguardi» ha dichiarato Guizzaro, che ha voluto respingere anche le accuse infondate circolate nei suoi confronti. «C’è chi mi ha definito figlia di papà, chi ha detto che non ho mai lavorato, chi è arrivato a sostenere che mi sarei inventata tutto per farmi pubblicità. Ma la verità è un’altra: i miei genitori sono due impiegati che mi hanno aiutata a studiare con sacrificio, e dal 2019 lavoro regolarmente. Vivo a Monselice, lavoro a Mestre e ogni giorno sono a contatto con i problemi reali delle persone». La giovane candidata, 29 anni, ha conservato gli screenshot dei messaggi ricevuti e intende procedere per vie legali: «A tutte queste persone dico che atti del genere sono illegali e non resteranno senza conseguenze». Guizzaro ha inoltre ribadito le motivazioni della sua partecipazione alla manifestazione veneziana, spiegando di aver voluto esprimere solidarietà per la popolazione civile di Gaza e difendere i diritti umani, condannando allo stesso tempo ogni forma di antisemitismo e di violenza. «Non ho partecipato ad atti vandalici né mai li giustificherò. Quella giornata è stata estremamente pacifica, come dimostrato anche dall’atteggiamento collaborativo delle forze dell’ordine presenti». Nel rivendicare il proprio impegno politico, Guizzaro ha voluto lanciare un ultimo messaggio a chi l’ha attaccata: «Non sono in cerca di poltrone. Quello che faccio nasce da un impegno civico sincero, per contribuire a un territorio più giusto e sereno per tutti. Anche per voi, che avete provato a demolirmi con odio e menzogne». Il Partito Democratico di Padova ha espresso pieno sostegno alla candidata: «Esprimiamo la nostra solidarietà a Eleonora Guizzaro per gli indecorosi attacchi ricevuti. Il suo video è diventato virale anche in ambienti social razzisti e misogini, raccogliendo il peggio dagli utenti. Le saremo vicini nelle azioni legali che deciderà di intraprendere, augurandole di poter continuare il suo impegno in un clima di confronto civile».

Gli attacchi sono iniziati dopo la pubblicazione di un video che mostrava la sua partecipazione alla manifestazione per la pace svoltasi a Venezia lo scorso 3 ottobre. Il filmato, visualizzato da oltre 160mila persone, ha generato più di mille commenti, molti dei quali contenenti insulti sessisti, riferimenti razzisti e minacce personali.

«Voglio ringraziare le forze dell’ordine per l’interessamento dimostrato nei miei riguardi» ha dichiarato Guizzaro, che ha voluto respingere anche le accuse infondate circolate nei suoi confronti. «C’è chi mi ha definito figlia di papà, chi ha detto che non ho mai lavorato, chi è arrivato a sostenere che mi sarei inventata tutto per farmi pubblicità. Ma la verità è un’altra: i miei genitori sono due impiegati che mi hanno aiutata a studiare con sacrificio, e dal 2019 lavoro regolarmente. Vivo a Monselice, lavoro a Mestre e ogni giorno sono a contatto con i problemi reali delle persone».

La giovane candidata, 29 anni, ha conservato gli screenshot dei messaggi ricevuti e intende procedere per vie legali: «A tutte queste persone dico che atti del genere sono illegali e non resteranno senza conseguenze». Guizzaro ha inoltre ribadito le motivazioni della sua partecipazione alla manifestazione veneziana, spiegando di aver voluto esprimere solidarietà per la popolazione civile di Gaza e difendere i diritti umani, condannando allo stesso tempo ogni forma di antisemitismo e di violenza. «Non ho partecipato ad atti vandalici né mai li giustificherò. Quella giornata è stata estremamente pacifica, come dimostrato anche dall’atteggiamento collaborativo delle forze dell’ordine presenti».

Nel rivendicare il proprio impegno politico, Guizzaro ha voluto lanciare un ultimo messaggio a chi l’ha attaccata: «Non sono in cerca di poltrone. Quello che faccio nasce da un impegno civico sincero, per contribuire a un territorio più giusto e sereno per tutti. Anche per voi, che avete provato a demolirmi con odio e menzogne».

Il Partito Democratico di Padova ha espresso pieno sostegno alla candidata: «Esprimiamo la nostra solidarietà a Eleonora Guizzaro per gli indecorosi attacchi ricevuti. Il suo video è diventato virale anche in ambienti social razzisti e misogini, raccogliendo il peggio dagli utenti. Le saremo vicini nelle azioni legali che deciderà di intraprendere, augurandole di poter continuare il suo impegno in un clima di confronto civile».