Svolta nell'omicidio di Fontaniva: arrestato il vicino di casa della vittima

I Carabinieri di Padova eseguono custodia cautelare per il 45enne accusato dell’omicidio di CENAJ Fatos

Stefano Gabbiano

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15.12.2025 - 17:18

I Carabinieri del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo di Padova, insieme alla Compagnia di Cittadella, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di un operaio 45enne italiano di Fontaniva, indagato per l’omicidio aggravato del cittadino albanese 58enne CENAJ Fatos, ucciso la mattina dell’8 giugno 2025. La vittima era stata ritrovata vicino alla sua bicicletta a tre ruote da due guardiapesca: trasportata d’urgenza in ospedale, era deceduta tre giorni dopo a causa di un colpo di arma da fuoco alla testa. Le indagini, coordinate dalla Procura di Padova, hanno approfondito la vita e le relazioni della vittima, riscontrando uno stile di vita riservato e privo di conflitti, se non difficili rapporti di vicinato. Le immagini delle telecamere lungo il percorso della vittima hanno mostrato un ciclista travisato, con casco, occhiali scuri, maschera-respiratore e braccia coperte da manicotti decorati come tatuaggi. L’analisi degli acquisti online di tali oggetti ha permesso di risalire al vicino di casa della vittima, che possedeva anche una mountain-bike corrispondente e materiale per armi artigianali. Gli accertamenti del RIS di Parma hanno confermato la corrispondenza tra gli oggetti usati per il travisamento e quelli in possesso dell’indagato, così come le tracce dello sparo e il percorso compiuto dal ciclista. Il 45enne è stato quindi associato alla Casa Circondariale di Padova, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

I Carabinieri del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo di Padova, insieme alla Compagnia di Cittadella, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di un operaio 45enne italiano di Fontaniva, indagato per l’omicidio aggravato del cittadino albanese 58enne CENAJ Fatos, ucciso la mattina dell’8 giugno 2025.

La vittima era stata ritrovata vicino alla sua bicicletta a tre ruote da due guardiapesca: trasportata d’urgenza in ospedale, era deceduta tre giorni dopo a causa di un colpo di arma da fuoco alla testa. Le indagini, coordinate dalla Procura di Padova, hanno approfondito la vita e le relazioni della vittima, riscontrando uno stile di vita riservato e privo di conflitti, se non difficili rapporti di vicinato.

Le immagini delle telecamere lungo il percorso della vittima hanno mostrato un ciclista travisato, con casco, occhiali scuri, maschera-respiratore e braccia coperte da manicotti decorati come tatuaggi. L’analisi degli acquisti online di tali oggetti ha permesso di risalire al vicino di casa della vittima, che possedeva anche una mountain-bike corrispondente e materiale per armi artigianali.

Gli accertamenti del RIS di Parma hanno confermato la corrispondenza tra gli oggetti usati per il travisamento e quelli in possesso dell’indagato, così come le tracce dello sparo e il percorso compiuto dal ciclista.

Il 45enne è stato quindi associato alla Casa Circondariale di Padova, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.