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Nasce il Centro regionale per la teleriabilitazione e il termalismo

Un nuovo modello organizzativo per la presa in carico e la gestione dei pazienti con patologie post acute correlate alla pandemia Covid 19

Presso l'Azienda Ospedale-Università di Padova è stato inaugurato il Centro regionale per le tecnologie della teleriabilitazione e del termalismo (CERTT). Il Centro rappresenta un modello organizzativo innovativo per l'assistenza e il trattamento dei pazienti con patologie post acute associate alla pandemia da Covid-19.

Il CERTT si avvale di una piattaforma di telemedicina all'avanguardia per erogare trattamenti riabilitativi a distanza, direttamente al domicilio del paziente. La presa in carico è multidisciplinare e comprende moduli di riabilitazione motoria, respiratoria, logopedica e neuropsicologica.

Regione Veneto

La sanità veneta, anche a seguito della necessità di prendere in carico e gestire i pazienti con patologie post acute legate al Covid 19, il cosiddetto “long Covid”, si è dotata di un’organizzazione specifica, realizzata con l’utilizzo delle tecnologie più moderne. Si tratta del Centro Regionale per le Tecnologie della Teleriabilitazione e il Termalismo (CERTTT), affidato dalla Regione all’Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Padova e presentato alla presenza, tra gli altri, dell’Assessore alla Sanità Manuela Lanzarin

" Non appena si è potuto verificare che il Covid lasciava strascichi anche gravi nelle persone colpite – ha detto Assessore alla Sanità Manuela Lanzarin abbiamo subito pensato, e quindi realizzato, un’organizzazione in piena regola che potesse seguirli, curarli, aiutarli con tutte le più moderne tecnologie, compresa la teleriabilitazione. Ringrazio l’Azienda Patavina per essersi subito messa a disposizione per realizzare il progetto, che ora andrà esteso a tutte le aziende sanitarie pubbliche e alle strutture private accreditate, termali e non, della Regione. Abbiamo anche l’intenzione di allargare questo modus operandi anche alle patologie croniche”.

"Il valore aggiunto del CRTTT – ha aggiunto Lanzarin – è incentivare lo sviluppo dell’innovazione tecnologica  e della digitalizzazione con un nuovo modello di presa  in carico riabilitativa dei pazienti con disabilità funzionale neuromotoria, neuropsicologica, comportamentale, psicologica e comunicativa partendo dai pazienti con sintomi post-covid, utilizzando le nuove tecnologie come la telemedicina e teleriabilitazione, garantire universalità, eguaglianza ed equità di accesso alle cure riabilitative, integrare tutti i professionisti operanti nelle strutture riabilitative di degenza, i servizi territoriali e socio-sanitari e le strutture termali venete, in un connubio virtuoso tra pubblico e privato, per una migliore omogeneità, assistenza e appropriatezza dei servizi.

"Una vera squadra – ha concluso – la cui forza è ancora una volta la multidisciplinarietà e la disponibilità di tecnologie avanzate”

Gli obiettivi

  • Promuovere l'innovazione tecnologica e la digitalizzazione per la cura di pazienti con disabilità neuromotorie, neuropsicologiche, comportamentali, psicologiche e comunicative, con attenzione a chi ha sofferto le conseguenze del Covid-19.
  • Connettere i professionisti operanti nelle strutture riabilitative, nei servizi territoriali e socio-sanitari e nelle terme per garantire coerenza e appropriatezza dei servizi.

Il futuro

Il Centro ha beneficiato di un investimento iniziale di 400 mila euro dalla Regione Veneto. Entro i prossimi tre mesi inizieranno le consultazioni a distanza, entro la fine dell'anno saranno attivi i servizi di telemonitoraggio e si realizzerà il collegamento in rete dei centri termali.

Il modello del CERTT, che vede l'Azienda Ospedale-Università di Padova come HUB regionale e l'Azienda Ulss 6 Euganea come SPOKE, sarà esteso ad altre Aziende Sanitarie sotto il coordinamento dell'AOUP.

Un team di professionisti

L'Unità Operativa Complessa di Neuroriabilitazione e Riabilitazione Ortopedica dell'Azienda conta su una squadra di 51 professionisti, tra cui 7 medici, 38 fisioterapisti, 2 massofisioterapisti, 3 ingegneri e un biologo.

Il CERTT rappresenta un passo avanti significativo nella cura dei pazienti che hanno sofferto le conseguenze della pandemia. L'utilizzo della telemedicina e la presa in carico multidisciplinare permetteranno di offrire loro un'assistenza più efficace e personalizzata.

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