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Giordani, zona rossa: "Capisco l'esigenza di sicurezza, ma Padova non è RomaTermini"

Il sindaco di Padova taglia il nastro della nuova sede Uil e parla del tema della "zona rossa"

Un messaggio chiaro, tra istituzioni e sindacati: serve dialogo, non contrapposizione. Così il sindaco di Padova, Sergio Giordani, è intervenuto oggi all’inaugurazione della nuova sede principale della UIL a Padova, situata in via Pellizzo 7, nel quartiere Stanga.

Nel corso dell’evento, oltre a celebrare il nuovo presidio sindacale, il primo cittadino ha affrontato anche temi caldi come la proroga della zona rossa in stazione a Padova, con la misura estesa per altri 30 giorni.

Zona rossa in stazione, “ma Padova non è Roma Termini”

Giordani si è così espresso sul tema: «Comprendiamo le esigenze di sicurezza e ordine, che sono un diritto dei cittadini, senza colori politici. Ma è altrettanto chiaro che Padova non è Roma Termini o Milano Centrale. Serve un approccio più integrato. Non basta delimitare un’area con dei paletti: occorre affrontare alla radice i problemi sociali, il disagio, la marginalità».

E su questo fronte, ha voluto evidenziare l’impegno quotidiano del territorio: «Abbiamo realtà come la Croce Rossa, Sant’Egidio, mense e presidi che fanno tanto per chi ha bisogno. Ma serve un’organizzazione diversa, che metta davvero al centro le persone. Perché, se è vero che chi sbaglia deve rispondere alla legge, è altrettanto vero che non possiamo lasciare nessuno indietro».

Un nuovo presidio sindacale, una città che guarda avanti

Il sindaco ha poi concluso con la soddisfazione per la nascita della nuova sede Uil:«È bello inaugurare questa sede oggi – ha detto – perché è simbolo di una Padova che cresce con le sue forze vive: il mondo del lavoro, le istituzioni, i cittadini. Una città funziona se cammina tutta insieme", ha concluso il Sindaco.

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