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Primo Consiglio regionale del Veneto: territorio, concretezza e ascolto al centro degli interventi

Rappresentare le comunità locali e affrontare le sfide di lavoro, sanità e sviluppo

Emozione, senso di responsabilità e forte legame con i territori hanno caratterizzato le parole degli assessori e dei consiglieri regionali intervenuti in occasione del primo Consiglio regionale del Veneto. Un avvio di legislatura segnato dalla volontà condivisa di portare a Palazzo Ferro Fini le istanze dei cittadini, valorizzando l’esperienza amministrativa maturata nei comuni e nelle province.

Giorgia Bedin ha sottolineato l’impegno con cui affronta il nuovo incarico, lo stesso spirito con cui ha vissuto le precedenti esperienze da sindaca. Serietà, dedizione e concretezza saranno i cardini del suo lavoro, sempre mantenendo un contatto diretto con il territorio. Il suo ruolo, ha spiegato, sarà quello di rappresentare in particolare la Bassa Padovana e i Colli, raccogliendo quotidianamente le richieste dei cittadini per trasformarle in azione politica regionale. Bedin ha inoltre evidenziato la forte presenza padovana in Consiglio e in giunta, leggendo questo dato come un riequilibrio positivo e una risorsa per l’intera provincia.

Eleonora Mosco ha detto che l’ingresso in Consiglio regionale segna l’inizio di una nuova avventura, vissuta con emozione ma anche con grande determinazione. La consigliera si è detta pronta a mettersi subito al lavoro, forte dei numerosi progetti e delle sollecitazioni che arrivano dai territori. Ha rimarcato il valore di una squadra composta da amministratori con solida esperienza, a partire dal presidente Alberto Stefani, e ha ricordato il radicamento della Lega nei comuni veneti come garanzia di concretezza e conoscenza dei problemi reali. Uno sguardo, infine, anche alle future sfide politiche, con l’obiettivo di rafforzare ulteriormente la presenza del centrodestra, anche nel capoluogo padovano.

Monica Sambo ha invece posto l’accento sul valore simbolico e politico del ritorno di un consigliere regionale espressione diretta di Venezia dopo trent’anni. Ringraziando gli elettori, ha ribadito l’impegno a riportare in Consiglio i temi di una città unica e complessa, insieme alle esigenze dell’intera area metropolitana. Ascolto di lavoratori, famiglie, giovani e anziani e attenzione a sanità, lavoro e politiche familiari saranno al centro della sua azione, in un clima che auspica più rispettoso rispetto alle dinamiche vissute in ambito comunale. Sambo ha anche evidenziato il tema dello storico scollamento tra la Regione e il suo capoluogo, una criticità che intende contribuire a superare.

Un’emozione paragonabile al primo giorno di scuola è quella descritta da Laura Besio, al suo debutto in Consiglio regionale. La consigliera veneziana ha parlato della responsabilità verso chi le ha dato fiducia e della volontà di rappresentare la complessità di Venezia, dal centro storico alle isole, troppo spesso rimaste senza una voce diretta nelle istituzioni. Forte dell’esperienza da assessore comunale, Besio intende portare in Regione un racconto realistico delle difficoltà e delle specificità territoriali. Tra le priorità indicate figurano la riforma delle IPAB, le politiche del lavoro come strumento di mobilità sociale, l’attenzione a giovani e anziani e il tema della formazione, considerata centrale per avvicinare scuola e imprese. Positivo, infine, il giudizio sulla giunta guidata dal presidente Stefani, definita competente e ben radicata nei territori.

Anche Francesco Rucco ha definito il suo esordio in Consiglio come un “primo giorno di scuola”, vissuto con grande emozione dopo le esperienze da sindaco del capoluogo vicentino e da presidente della Provincia. Luco ha ribadito l’intenzione di rappresentare l’intero Veneto, con un’attenzione particolare per Vicenza, portando in aula un approccio pragmatico e orientato alle soluzioni. Infrastrutture, sanità e sociale saranno gli ambiti prioritari del suo impegno, con l’obiettivo di tradurre le esigenze dei cittadini in proposte di legge concrete nei prossimi mesi.

Dalle parole dei protagonisti emerge un filo conduttore chiaro: una Regione che vuole ripartire dall’ascolto dei territori, dalla competenza amministrativa e da una visione pragmatica per affrontare le principali sfide del Veneto nei prossimi anni.

(Interviste di Riccardo Musacco)

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