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Padova: presentato il Piano degli Interventi

Presentati gli obiettivi del piano degli interventi che il Comune di Padova si sta preparando ad attuare.

Il piano prevede di rigenerare le aree dismesse della città di Padova, come capannoni e vecchie fabbriche e recuperare il suolo evitando nuove costruzioni in aree verdi. Sono ottanta le aree individuate, per un totale di cinquanta ettari, dove concentrare i futuri interventi edilizi in città. (Continua a leggere dopo il video) Tra queste aree di rigenerazione a Pontevigodarzere, nascosto tra le case, un luogo abbandonato da più di vent’anni. Parliamo dell’area Ex Pilli, 50.000 mq di terreno su cui sorgeva una falegnameria, un’industria all’avanguardia nella lavorazione del legno specializzata negli infissi.(Continua a leggere dopo la gallery)   Ad illustrare il progetto, l’Assessore all’Urbanistica Andrea Ragona “Su quest’area insisteva un piano urbanistico che prevedeva residenziale, negozi e un centro civico. Quel piano che aveva diversi punti di pregio è ormai decaduto, ma abbiamo incontrato la proprietà con la reciproca volontà di individuare nuove modalità per la rigenerazione dell’area Pilli.” Una filosofia del Piano basata sul recupero dell'esistente e sul recupero del suolo. I privati hanno comunque la possibilità di dialogare con il comune per trovare altre soluzioni. La prima di intervenire direttamente con un permesso di costruire convenzionato rispettando alcune norme, in particolare quella di cedere al pubblico il 30% dell'area bonificata e area verde. La seconda possibilità è stipulare un accordo, all’interno del PUA, tra pubblico privato in cui si stabiliscono delle regole specifiche sulle modalità di intervento. La nuova edilizia, in conclusione, si dovrà concentrare non su aree di espansione, ma su aree come vecchie fabbriche o capannoni abbandonati, migliorando quindi i quartieri e puntando sull’efficienza energetica. “Da un’area degradata si può aprire una grande occasione – conclude Ragona - riqualificare quell’area vuol dire dare nuova vita al quartiere e stiamo lavorando in quella direzione. Il nostro Piano è basato esattamente su questo: si cambia il paradigma, si costruisce per rigenerare e cedendo un terzo delle aree al Comune perché abbiano utilità pubblica. Una nuova economia, basata su quanto già esiste senza consumo di suolo”. Sara Busato        
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