Prima donna Questore di Treviso, De Bernardin arriva da Udine, ma è orgogliosamente veneta. Per lei la sicurezza pubblica è un "sistema partecipato".
"Vengo da Udine e in quanto veneta sono contenta di essere tornata nella mia amata regione, in una provincia, quella di Treviso, ricca di molte sfaccettature”. Sono queste le parole di Manuela De Bernardin Stadoan, nuovo questore di Treviso che ha preso servizio con l'inizio del mese sostituendo il Questore Vito Montaruli. “La prendo come una sfida lavorativa perché mi sembra che il lavoro qui sarà leggermente diverso" ha dichiarato la prima donna ( a tutti gli effetti) della Questura cittadina. Una differenza con Udine è però già chiara al Questore e riguarda l’ordine pubblico: “Udine ha il problema dell’immigrazione, è una provincia di ingresso, mentre Treviso è una provincia di arrivo”.
Chi è Manuela De Bernardin Stadoan
Di origine Bellunese, la dottoressa De Bernardin Stadoan, 60 anni, arriva da Udine, dov’era stata nominata questore nel 2019. Prima aveva guidato la polizia ferroviaria di Venezia, dop aver lavorato in Friuli come vicario del questore di Pordenone. Esperienze lavorative passate l’hanno vista nella veste di dirigente del Commissariato di Cortina d’Ampezzo, suo paese di origine, della squadra mobile e della divisione di polizia amministrativa e sociale a Belluno e della divisione anticrimine a Venezia.
Violenza giovanile a Treviso
Sulle Baby Gang il nuovo Questore sottolinea l'imprescindibilità di un approccio a 360°: “La violenza giovanile è un fenomeno da affrontare con un approccio globale, che deve coinvolgere anche altre istituzioni e non solo la polizia. Non c’è solo un fattore di repressione, ma anche di formazione e prevenzione”.
Sicurezza Pubblica: un sistema partecipato in cui tutti devono fare la loro parte
“Treviso è una realtà in cui la qualità della vita è ancora buona, ma non dobbiamo abbassare la guardia; tutto può accadere dappertutto e ribadisco che la prima difesa parte da noi stessi, a partire dal guardare la casa del vicino”. La convinzione della dottoressa De Bernardin Stadoan in sostanza, si basa sul fatto che un cittadino consapevole si possa difendere meglio, almeno in un primo livello, dagli attacchi alla sua sicurezza. In breve: “Tutti devono essere partecipi del sistema sicurezza. A Treviso non c’è un tessuto sociale degradato, ma occorre che ognuno faccia la sua parte: ogni cittadino deve essere attento e consapevole dei rischi che si pongono”.“Oggi viviamo in un mondo sicuro per quanto riguarda i bisogni primari - ha continuato il nuovo Questore - tuttavia la modernità ha indotto dei rischi ulteriori e su questo dobbiamo lavorare per un sistema di prevenzione e repressione dei rischi. La prima difesa dipende da noi e poi le istituzioni devono fare del loro meglio per salvaguardare la collettività sia come prevenzione sia come repressione”. “Se tutti facciamo la nostra parte, sicuramente otteniamo un livello di sicurezza maggiore” ha rimarcato. Il nuovo Questore ha concluso: “Il nostro motto è esserci sempre e siamo consapevoli della necessità di fare sforzi anche organizzativi per mantenere un sistema di interventi che garantisca la sicurezza”.
L'organico della Questura di Treviso
Sulla questione organico il nuovo Questore sposa nuovamente la saggezza del proverbiale motto "l'unione fa la forza": “Ritengo che dobbiamo lavorare con ciò che abbiamo, chiaro che più personale c'è meglio è, ma l’importante è usare al meglio le risorse che si hanno. Ritengo che un approccio integrato, in rete con le varie istituzioni sia un fattore moltiplicatore delle energie dei singoli. Inoltre il flusso dei nuovi ingressi è ripreso”.
L'omaggio a Omar Monestier
Al termine dell'incontro il Questore ha voluto omaggiare con un ricordo Omar Monestier, il direttore del Messaggero Veneto e de Il Piccolo di Trieste che è scomparso nella notte per un malore. “Ci siamo conosciuti molti anni fa a Belluno e poi ci siamo ritrovati a Pordenone e poi a Udine, una conoscenza di lunga data, una carriera andata avanti per tutti e due negli stessi posti, grande professionalità, gran bel piglio. Una cosa così inaspettata difficile dire altro, sono davvero molto molto addolorata”.
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