Elezioni: “Ci giudicheranno i bambini” libro intervista del sindaco Brugnaro
È stato a capo di Confindustria Venezia e Rovigo, imprenditore di successo, eletto per due volte sindaco del capoluogo Veneto. A luglio il sondaggio de Il Sole 24 Ore “Governance poll 2022” lo indica come il sindaco più amato d’Italia con il 65 per cento delle preferenze. Luigi Brugnaro, ora a capo di Coraggio Italia, partito che si presenta alle politiche del 25 settembre con la lista “Noi Moderati” insieme a Udc, Noi con l’Italia e Italia al Centro, racconta al quotidiano on-line LaPiazzaweb.it, il suo libro intervista in uscita in questi giorni dal titolo “Ci giudicheranno i bambini. Dall’azienda alla politica una via per l’Italia” (Ed. Marsilio), scritto insieme al giornalista Stefano Lorenzetto, in cui ripercorre le sue origini, la sua esperienza politica, ma anche le storie personali. Il segreto del suo successo politico? Brugnaro non ha dubbi: “Nessuna bacchetta magica. Lavoro, impegno e onestà. Dire la verità è la cosa più importante. È nel dna dei veneti l’idea di fare le cose, perché sentirsele dire continuamente irrita”. Nel suo libro il sindaco di Venezia ripercorre la sua vita, dall’infanzia all’adolescenza, dai primi lavori alla scelta politica. Dalla sua esperienza personale, nasce il desiderio di condividere la sua storia e raccontarsi: “Spero che la mia esperienza dimostri che con l’onestà e il lavoro si può arrivare. Ora la situazione dell’Italia non riesce a dare le stesse opportunità che ho avuto io. Questo Paese da anni e’ in una situazione di stallo. Non c’è più tempo. Vorrei una politica che non rinunci alla competenza e alla concretezza del fare”. Sul futuro dell’Italia Brugnaro ribadisce: “Serve una politica di visione. Pensare a quello che succederà da qui ai prossimi anni se vogliamo dare ai nostri figli le stesse opportunità che abbiamo avuto noi. Ognuno di noi deve fare qualcosa e non chiedere soltanto”. E sul suo futuro conclude: “Sono il sindaco di Venezia, una città incredibile, è un privilegio amministrarla. Grazie all’autonomia saremo in grado di far parlare i nostri territori, così otterremmo i risultati che ci chiedono i veneti”.
Sara Busato
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