Presentato al Parco Roncajette il Piano di Sostituzione dei 2257 alberi morti per la grande siccità
Nella Giornata Nazionale dell’Albero, il Comune di Padova presenta il Piano di Sostituzione delle 2257 piante, il 23%, non sopravvissute alla siccità di questa estate. Un’azione che si va ad aggiungere alle tante iniziative organizzate in città in questi giorni, per sensibilizzare e tenere alta l’attenzione sul tema degli alberi e del verde urbano. Un anno fa, al Parco Roncajette, prendeva il via il progetto di piantumazione di 10.000 alberi per Padova. La siccità eccezionale di questa estate, nonostante i ripetuti interventi di irrigazione da parte del Comune ha messo a dura prova il patrimonio verde della città e in particolare i 10.000 alberi la cui piantumazione era stata ultimata nel mese di maggio. e oggi l’assessore Antonio Bressa ha presentato ufficialmente il Piano per la sostituzione delle piante che non ce l’hanno fatta a superare la grande stagione secca. "E’ per me importante essere oggi qui al Parco Roncajette a fianco dei tecnici del nostro Settore e delle ditte che con il Comune collaborano perché il loro lavoro quotidiano è patrimonio fondamentale per tutti i cittadini. - commenta l' assessore al verde Antonio Bressa - Gli alberi nella nostra città sono oltre 66500. Il nostro impegno è quello di aumentarli ulteriormente, ma anche preservarli e prendercene cura. Il Piano è indice della cura che intendiamo mettere sulla gestione del nostro patrimonio verde. Gli alberi sono uno degli strumenti che può aiutarci a mitigare gli effetti delle isole di calore, a migliorare la qualità della nostra aria, a resistere ai cambiamenti climatici e da parte nostra è doveroso prendercene cura nel migliore dei modi dando loro la centralità che meritano.”
Il piano
Nelle scorse settimane i tecnici di Euroambiente, la società appaltatrice, e del Settore Verde del Comune hanno svolto un’attenta verifica su tutti gli alberi oggetto dell’intervento per procedere alla definizione di un piano di sostituzioni che è completamente a carico della società. Il piano prevede una sostituzione con la messa a dimora delle specie che hanno dimostrato maggior capacità di attecchimento e di resistenza in un contesto più secco. La definizione delle nuove piante e dei nuovi siti si è potuta svolgere grazie all’esperienza maturata nei mesi scorsi, e il ridotto numero di esemplari da sostituire ha permesso anche di poter elaborare un piano articolato e attento. Il lavoro di sostituzione verrà ultimato entro la primavera, nei mesi di febbraio o marzo, anche in base alle condizioni metereologiche del prossimo inverno. Sara Busato
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