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Padova, interdittiva antimafia a impresa impegnata nel cantiere di Pediatria

Interdittiva antimafia a impresa edile in subappalto impegnata nei lavori di Pediatria: è “contigua al clan Grande Aracri di Cutro”

Il Prefetto di Padova, Raffaele Grassi, ha adottato un provvedimento interdittivo antimafia nei confronti di un'impresa operante nel settore edile. L'impresa è stata ritenuta contigua al clan Grande Aracri di Cutro, una delle più potenti consorterie criminali della 'ndrangheta, che da anni ha allargato i propri tentacoli nel nord Italia, come dimostrano le diverse importanti inchieste svolte dalle competenti Autorità giudiziarie. “ La prevenzione funziona. La misura odierna dimostra come l’azione amministrativa antimafia produca i suoi effetti.  -  ha commentato il Prefetto Raffaele Grassi - Ho più volte segnalato la necessità di prestare la massima attenzione sul fenomeno delle infiltrazioni mafiose nel Padovano, riconoscendo questo territorio come particolarmente appetibile per la forte capacità di produrre ricchezza, precondizione questa di un’inevitabile interesse dei clan la cui azione è proprio quella di aggredirne i conseguenti profili. Il risultato odierno deve essere letto, non solo come l’esito di un’azione svolta dalle Forze dell’Ordine, ma come il frutto di un lavoro di squadra." È stato istituito a tal riguardo un tavolo permanente con la partecipazione di tutti gli Attori sociali della provincia di Padova con l’obiettivo di fare rete e di sviluppare cultura antimafia – e per questo li ringrazio – coadiuvando l’azione dello Stato.

Il provvedimento

" Il provvedimento  conferma quanto andiamo sostenendo sulla ineludibile necessità di proseguire su questa strada, facendo tutti muro contro le penetrazioni criminali. Il segnale che oggi intendiamo dare è che le mafie sono dietro l’angolo e se non agiamo assieme va a finire che le cosche mafiose acquisiranno sempre maggiori spazi economici e operativi, generando una ricchezza sporca e puzzolente." "Padova deve riconoscere un problema che tutti assieme dobbiamo affrontare. Non deve prevalere la logica del profitto a ogni costo. Bisogna fermarsi a ragionare se sia meglio subire una pressione mafiosa per mandare avanti attività o segnalare alle Autorità competenti situazioni o circostanze che meritano un approfondimento adeguato. Solo con la consapevole opera fornita da tutta la Comunità possiamo impedire che le mafie mangino i territori di questa Provincia. A tutto campo interveniamo assieme per prevenire il pericolo delle infiltrazioni mafiose: Padova resti vigile”. Il provvedimento è stato emesso in seguito alla performante attività accertativa del Gruppo interforze antimafia, composto dai rappresentanti dell'Arma dei Carabinieri, della Polizia di Stato, della Guardia di Finanza e della DIA, istituito presso la Prefettura con la finalità di prevenire il fenomeno delle infiltrazioni mafiose nel tessuto pubblico-economico della provincia di Padova.

Pediatria

Questo compito è centrale soprattutto in questa fase caratterizzata dagli ingenti finanziamenti legati al Piano nazionale di ripresa e resilienza. Gli impegni dell'impresa in subappalto che corrisponde all'1% del totale dei lavori interdetta riguardano attualmente la costruzione del Nuovo padiglione pediatrico dell'Azienda ospedaliera universitaria di Padova.
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