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02.11.2023 - 10:13
I soccorritori hanno iniziato a perlustrare il percorso che l'escursionista aveva indicato ad un amico e le zone primarie. È stato inoltre chiesto l'intervento del Soccorso alpino trentino, stazioni di Ala e Vallagarina, per la perlustrazione del Sentiero 234 dei Contrabbandieri e degli itinerari limitrofi nel territorio di pertinenza. Una volta calato il buio, è arrivata la segnalazione di alcune persone che avevano visto una luce provenire sotto il punto dove si stava muovendo una squadra. Alcuni soccorritori si sono quindi calati con le corde lungo la parete, visionata anche dall'elicottero di Trentino emergenza, dotato di termocamera, senza tuttavia avere riscontri. Nella notte tre cani molecolari hanno portato i conduttori nella stessa direzione, ovvero un canale che scende a sud sotto la croce di vetta del Corno d'Aquilio, ma purtroppo la presenza di nebbia persistente e le proibitive condizioni operative non hanno reso possibili le operazioni di discesa, stesso motivo per cui non si sono potuti utilizzare i droni dei vigili del fuoco dotati del sistema Imsi Catcher e termocamera, arrivati attorno alle 2.
Da mercoledì stanno prendendo parte alla ricerca una quindicina di soccorritori di Verona, Padova e Recoaro - Valdagno, con cani molecolari e unità cinofile di superficie, le squadre delle stazioni di Ala e Vallagarina, le unità cinofile della guardia di finanza e della polizia di Trento e della Provincia di Trento, i vigili del fuoco con cani molecolari e droni, i carabinieri. Le ricerche dei soccorritori sono rese particolarmente difficili per le avverse condizioni meteo. In quota, oltre la pioggia, presente un forte vento. I vigili del fuoco lungo alcuni sentieri particolarmente esposti a tratti utilizzano imbragature di sicurezza.
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