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Politica - Elezioni Regionali 2025

Coldiretti Veneto incontra a Padova i candidati alla Presidenza regionale

“Il Veneto che vogliamo”: presentazione del documento programmatico tra cibo, terra e futuro

 Coldiretti, la maggiore organizzazione agricola del Paese, ha convocato oggi a Padova un confronto con i candidati alla Presidenza regionale. All’appuntamento hanno preso parte Giovanni Manildo per il centrosinistra, Marco Rizzo per Democrazia Sovrana Popolare e Alberto Stefani per il centrodestra. Assenti Riccardo Szumski (Resistere Veneto) e Fabio Bui (Popolari per il Veneto). Su Bui pesa una complicazione: la Commissione elettorale ha respinto la sua candidatura per irregolarità formali. L’esponente dei Popolari ha presentato ricorso; l’esito determinerà se i contendenti al vertice regionale saranno quattro o cinque. Nel corso dell’incontro, Coldiretti Veneto ha presentato ufficialmente “Il Veneto che vogliamo”, il documento programmatico per la XII Legislatura con cui l’organizzazione si rivolge “al prossimo Governatore del Veneto”.

Il documento, che si articola in un decalogo, mette in evidenza le sfide e le potenzialità del settore agroalimentare, affrontando aspetti sociali, economici e politici attraverso tre macrotemi centrali: Cibo, Terra e Futuro. La piattaforma programmatica si presenta come un manifesto di sfide ed un impegno in primis civico e ambientale, proponendo soluzioni concrete per una regione che guarda avanti, senza dimenticare le sue tradizioni e radici storiche.

“Il Veneto che vogliamo – dichiara Carlo Salvan, Presidente di Coldiretti Veneto – è una regione che riconosca il valore strategico dell’agricoltura per l’economia, per la salute dei cittadini, per la qualità dell’ambiente e per la coesione sociale. Vogliamo costruire, assieme alla politica, una visione condivisa che metta al centro la terra e la comunità.”
In un contesto globale segnato da crisi climatiche, economiche e sanitarie, l’agricoltura veneta si propone come modello di innovazione sostenibile, capace di coniugare tradizione e futuro. Donne, giovani e senior del mondo agricolo non sono più solo produttori di cibo, ma custodi del paesaggio, promotori della salute pubblica e protagonisti del cambiamento.

“È il momento di pianificare con visione e responsabilità il futuro del settore – conclude Salvan – dove la filiera corta, il rispetto della biodiversità, l valorizzazione della distintività delle nostre produzioni, la difesa del suolo e l’educazione alimentare diventino priorità condivise. I nostri valori sono chiari: trasparenza, legalità, sostenibilità. Su questi principi chiediamo al futuro Governatore di costruire insieme a noi un nuovo patto per il Veneto che guardi al futuro, ma che affondi le sue radici nella nostra terra fertile e generosa coltivata e custodita dagli agricoltori.”

 

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