sabato, 27 Aprile 2024
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Fondazione Banco Alimentare Onlus, nel 2022 distribuite oltre 110.000 tonnellate di cibo

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Giovanni Bruno, presidente della Fondazione Banco Alimentare Onlus: “Siamo preoccupati per la situazione che stiamo vedendo nel nostro Paese”

La 31esima edizione del Rapporto annuale dell’Istat racconta una situazione a luci e ombre, dove le ombre si allungano e il disagio sociale cresce: l’innalzamento dei prezzi e delle materie prime ha  rincarato i costi di produzione delle imprese e i prezzi al consumo delle famiglie.

Nonostante la ripresa del Pil, con un aumento in media d’anno del 3.7%, nel 2022 circa un giovane su 2 (47.7% dei 18-34enni) mostra almeno un segnale di deprivazione in uno dei domini chiave del benessere: istruzione e lavoro, coesione sociale, salute, benessere soggettivo, territorio. Invece, il 15.5% dei giovani è multi-deprivato, ovvero mostra segnali di deprivazione in almeno 2 domini.

A destare particolare preoccupazione è anche la trasmissione intergenerazionale della povertà, in Italia quasi un terzo degli adulti tra i 25 e i 49 anni a rischio povertà proviene da famiglie che versavano in condizioni economiche critiche. Inoltre, l’Italia spende per le prestazioni sociali erogate alle famiglie e ai minori una quota rispetto al Pil molto esigua, pari all’1.2% a fronte del 2.5% della Francia e del 3.7% della Germania.

Nella classe di età 30-34 anni, il 12% delle persone dichiara di non aver mai lavorato. Tale incidenza varia molto per genere, territorio e soprattutto livello di istruzione.

Quest’ultimo fattore ha un ruolo particolarmente importante nel favorire l’occupazione femminile: il tasso di occupazione delle laureate di età 25-64 anni (80.2%) è più del doppio di quello delle donne con al massimo la licenza media (36.3%).

D’altro canto, la partecipazione delle donne al mercato del lavoro è molto legata ai carichi familiari, alla disponibilità dei servizi per l’infanzia e la cura dei minorile dei membri della famiglia più fragili (persone disabili, non autosufficienti, anziani).

Anche per quanto concerne il fenomeno dei Neet, giovani che non studiano e non lavorano, quelle ad essere più colpite sono le ragazze (20.5%) rispetto ai coetanei maschi (17.7%). Tra i 25 e i 29 anni un giovane su quattro è Neet, ma i numeri sono più alti tra le donne e i residenti nel Mezzogiorno.

Fondazione Banco Alimentare Onlus

Nel 2022, la Onlus Banco Alimentare stima di aver distribuito 110.000 tonnellate di cibo, salvandone dallo spreco 42.500 con un risparmio di circa 92.225 tonnellate di CO2 equivalente non emesse.

“Siamo preoccupati per la situazione che stiamo vedendo nel nostro Paese – afferma Giovanni Bruno, presidente della Fondazione Banco Alimentare Onlus con sempre più persone e famiglie che si trovano in povertà assoluta o che rischiano di scivolarci nonostante abbiano un lavoro. Dall’inizio dell’anno sono state 85.000 in più le richieste ricevute dalle 7.600 strutture caritative che sosteniamo in tutta Italia: si tratta di un aumento consistente di richieste che ha fatto salire a 1.750.000 le persone che aiutiamo. Si tratta sempre più di italiani, di famiglie con figli in cui la presenza di un reddito non garantisce più la possibilità di arrivare alla fine del mese con le proprie forze. E questo a fronte di una situazione che conferma le stime dell’anno di meno 8% rispetto al 2021 del cibo recuperato e redistribuito”.

Ogni giorno, Banco Alimemtare collabora con migliaia di aziende che donano alimenti, fondi, con cui sono progettate iniziative a sostegno della missione. Tutto ciò è reso possibile anche grazie alla disponibilità di tempo e alle competenze di 1800 volontari, attivi in tutta Italia, che permettono lo svolgimento dell’operatività quotidiana.

“È importante anche nel 2023 dare continuità al sostegno che da 33 anni forniamo alle strutture caritative con noi convenzionate, riuscendo a mantenere gli stessi livelli del 2022 – aggiunge Bruno –Non cerchiamo solo donazioni ma partnership con aziende, enti e istituzioni e cercheremo di promuoverle sempre di più nel corso del nuovo anno. Punteremo anche ad aumentare gli investimenti per cercare di ridurre i nostri costi di gestione, ad esempio introducendo il fotovoltaico nel nostro magazzino più grande a Parma e in qualche altra sede regionale. Non ultimo sarà fondamentale ottimizzare l’attività quotidiana con ulteriori sviluppi dal punto di vista della digitalizzazione”.

Banco Alimentare è una rete composta dalla Fondazione che ha una funzione di coordinamento centrale e da 21 banchi regionali, tra cui Banco Alimentare del Veneto ODV.

Dal 1993, Bamco alimentare del Veneto, con 448 strutture caritative convenzionate e oltre 87.300 persone bisognose assistite indirettamente, raccoglie e recupera le eccedenze alimentari e le ridistribuisce a organizzazioni partner territoriali che si occupano di assistenza e di aiuto in Veneto e nella provincia di Mantova.

Per questo si pone al servizio, da un lato, delle aziende del settore, per assisterle nella gestione delle eccedenze, dall’altro, di chi distribuisce ogni giorno ai propri assistiti pasti o generi alimentari. Così gli “sprechi” della filiera agroalimentare diventano una risorsa vitale per gli enti che ogni giorno, con impegno e dedizione, accolgono i più poveri.

Giulia Sciarrotta

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