domenica, 28 Aprile 2024
HomeRodiginoDelta"Paradossale autorizzare nuove trivellazioni nel Delta del Po"

“Paradossale autorizzare nuove trivellazioni nel Delta del Po”

Tempo di lettura: 3 minuti circa

Nuovi interventi su canali e manufatti gravemente danneggiati dagli effetti della subsidenza  a Corbola e a Porto Viro

Il Presidente del Consorzio di Bonifica Delta del Po, Adriano Tugnolo, comunica che “Sono stati avviati i lavori per l’adeguamento della rete di bonifica a seguito degli effetti negativi prodotti dal fenomeno della subsidenza. Si tratta di interventi urgenti che interessano l’Unità Territoriale Isola di Ariano e l’Unità Territoriale di Porto Viro e sono stati finanziati dalla Regione del Veneto per un contributo complessivo di oltre 1.200.000 euro”. La progettualità è organizzata in due linee di intervento e finanziamento distinte, che fanno rispettivamente riferimento all’annualità 2021 e 2022 del “Fondo per la Subsidenza” disposto dalla Regione del Veneto in Legge di Bilancio. Gli interventi riguardano fondamentali infrastrutture della rete di bonifica consorziale, compresi alcuni manufatti di attraversamento o regolazione delle medesime che a causa della subsidenza hanno subito importanti dissesti che ne hanno compromesso la funzione idraulica.

Tutti gli interventi

Nello specifico gli interventi sono: il rialzo e ringrosso dell’argine sinistro del canale Sadocca in corrispondenza dello scavalco arginale dell’idrovora omonima e in particolare nel tratto prima dello scarico in Po di Levante; il ripristino delle livellette di fondo e della sezione idraulica nei canali del sottobacino di Corbola nell’Unità Territoriale Isola di Ariano e nei canali dei sottobacini Vallesina e Sadocca nell’Unità Territoriale di Porto Viro. Suddetti canali hanno subito gli effetti della subsidenza, che ne hanno causato l’irregolarità delle quote del fondo e cedimenti irregolari del piano campagna circostante. I lavori in corso hanno quindi lo scopo di recuperare la regolarità e la funzionalità idraulica, risezionando l’alveo attraverso lo scavo del fondo e la riprofilatura delle scarpate. Sono interessati in particolare il canale Marchesana a Sud del centro abitato di Corbola e il canale Vallesina, che recapita le proprie acque all’omonima idrovora e scola i terreni della zona settentrionale del comune di Porto Viro; il rifacimento del manufatto di attraversamento “Bazzana Torretti” e adeguamento funzionale dell’omonimo canale nel sottobacino “Corbola”. Tale manufatto risulta irrimediabilmente compromesso e, da una verifica idraulica, al limite della capacità di deflusso dell’onda di piena. Alcuni di suddetti interventi sono inseriti all’interno di un programma di sistemazione ben più ampio; infatti sono già in atto ad esempio i lavori di sostituzione di alcuni manufatti di attraversamento, lungo il canale Marchesana e il Bazzana-Torretti.

La campagna 4 metri sotto il livello del mare

Il fenomeno della subsidenza, originato, a partire dagli anni ‘50, dalla massiccia estrazione di metano dal sottosuolo, ha causato un abbassamento abnorme e non uniforme del territorio deltizio che si è aggiunto al naturale bradisismo della Valle Padana e agli assestamenti locali indotti dal prosciugamento e dai processi di combustione delle sostanze organiche più superficiali. A tutt’oggi, nei punti più critici, il piano campagna fa registrare minimi attorno ai 4 metri sotto il livello del mare, con crescente pericolosità per l’intera area sotto il profilo idraulico, condizione resa più acuta dalla diffusa rimozione delle barriere naturali a mare costituite da cordoni dunosi più recenti. Il fenomeno della subsidenza ha letteralmente sconvolto la rete idraulica di bonifica e d’irrigazione, mettendo altresì in crisi l’efficienza degli impianti di pompaggio per il prosciugamento del territorio. Conclude il Presidente TugnoloGli interventi degli ultimi 25 – 30 anni dei Consorzi di Bonifica sono stati in gran parte rivolti a ripristinare le opere dissestate dal fenomeno di subsidenza. A fronte di tutto questo, risulta davvero paradossale per noi l’approvazione del Decreto Energia di qualche settimana fa, che autorizza nuove trivellazioni in mare Adriatico e vicino al Delta del Po”.