Firmato un patto riferito ai lavoratori dello stabilimento di S. Maria di Sala di Passaggio Obbligato per rispondere alla decisione della società di chiudere il sito
L’incontro, richiesto dalle Parti, è stato convocato dall’assessore regionale al lavoro Elena Donazzan e coordinato da Giuliano Bascetta dell’Unità di crisi aziendali di Veneto Lavoro. Vi hanno preso parte la Direzione Lavoro regionale, l’azienda con i suoi consulenti, le organizzazioni sindacali provinciali Femca e Fisacat CISL, Filctem e Filcams CGIL, Ultec e Uiltucs UIL e i rappresentanti dei lavoratori.
Passaggio Obbligato, titolare del marchio Nara Milano, a tre anni dall’acquisizione da parte di Fenicia, non ha ottenuto i risultati di mercato sperati e ha deciso di chiudere il sito di S. Maria di Sala (VE), che presenta una struttura di costi ritenuta non sostenibile e che attualmente occupa 20 lavoratori.
“Da quando è stata resa nota la decisione di chiusura del sito di S. Maria di Sala da parte di Passaggio Obbligato – Nara Camicie, abbiamo preso in carico la situazione su richiesta delle organizzazioni sindacali e accompagnato la trattativa con l’azienda nelle sue fasi più complesse” ha affermato l’assessore al Lavoro Elena Donazzan. “L’accordo siglato oggi tra l’azienda e le Parti sociali prevede garanzie e tutele per i 20 lavoratori interessati, tra queste il ricorso agli ammortizzatori sociali, la messa a disposizione di strumenti di indennizzo per trasferte ed eventuali trasferimenti, la concessione di incentivi all’esodo e l’impiego di politiche attive per il lavoro messe a disposizione dalla Regione del Veneto che potranno agevolare il reinserimento lavorativo di tutti i lavoratori coinvolti”.