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Sciopero dei lavoratori

Sciopero nazionale dei metalmeccanici: stop di 8 ore in tutta Italia

Manifestazioni in tutte le regioni per riaprire il confronto sul contratto collettivo

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Foto di repertorio

Oggi, venerdì 28 marzo i lavoratori metalmeccanici hanno incrociato le braccia per otto ore in segno di protesta. Le sigle sindacali Fim-Cisl, Fiom-Cgil e Uilm-Uil hanno indetto uno sciopero generale nazionale con manifestazioni in tutte le regioni e province italiane. L'obiettivo è riaprire il confronto con Federmeccanica e Assistal sul rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro. A supporto della mobilitazione, è rimasto in vigore anche il blocco degli straordinari e delle flessibilità nei luoghi di lavoro.

I sindacati ribadiscono che il contratto collettivo nazionale è fondamentale per garantire aumenti salariali adeguati, contrastare la precarietà, ridurre l’orario di lavoro e rafforzare la tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, compresi gli appalti.

Una mobilitazione diffusa in tutta Italia

Lo sciopero di oggi segue le 16 ore di mobilitazione già effettuate tra dicembre e febbraio. L’obiettivo è esercitare una forte pressione per riaprire la trattativa su salari, stabilità lavorativa e sicurezza.

La protesta ha coinvolto anche i lavoratori sotto il contratto Unionmeccanica-Confapi, dopo il fallimento del confronto con la rappresentanza delle piccole e medie imprese. A livello territoriale, le manifestazioni più rilevanti si sono tenute a Torino, Reggio Emilia e Napoli, con la partecipazione dei segretari generali di Fim-Cisl, Fiom-Cgil e Uilm-Uil.

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