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La protesta

Gli studenti del Veneto protestano contro il DDL Sicurezza: "Libertà sotto attacco"

Cresce il dissenso tra gli studenti

Gli studenti del Veneto protestano contro il DDL Sicurezza: "Libertà sotto attacco"

Una studentessa in protesta

In vista della discussione e votazione del ddl S. 1236, noto come ddl sicurezza, calendarizzato per il 15 e 16 aprile, gli studenti di tutto il Veneto stanno organizzando manifestazioni di protesta davanti alle scuole. Con cartelli che recitano slogan come “student3 contro il ddl sicurezza”, “fermiamo il ddl sicurezza” e “no ddl paura”, i giovani esprimono il loro forte dissenso nei confronti di quella che definiscono una "legge liberticida".

Secondo Viola Carollo, coordinatrice della Rete degli Studenti Medi del Veneto, il ddl rappresenta una forma di repressione travestita da misura per l'ordine pubblico. “Questo disegno di legge non fa altro che criminalizzare manifestazioni pacifiche e aumentare l'oppressione sulle persone più vulnerabili della nostra società", afferma Carollo. "È un esempio lampante di come il governo stia usando la violenza e la repressione invece di affrontare i reali problemi sociali del nostro paese".

Gli studenti accusano il governo di favorire l'erosione delle libertà civili, sottolineando che il ddl sicurezza non solo minaccia i diritti fondamentali, ma pone anche un pericolo per il futuro delle nuove generazioni. “Non resteremo a guardare il nostro paese regredire”, conclude la coordinatrice.

La mobilitazione degli studenti è destinata a intensificarsi nelle prossime settimane, con una crescente richiesta di coinvolgere le istituzioni in un dibattito aperto sulla proposta legislativa, che potrebbe avere un impatto significativo sulla vita quotidiana e sulle libertà di tutti i cittadini.

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