Montebello, disinnesco bomba da 500 libbre: operazioni concluse con successo e senza incidenti

Evacuati 96 residenti, chiusa temporaneamente l’A4

Alessia Scarpa

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12.05.2025 - 11:10

Montebello, disinnesco bomba da 500 libbre: operazioni concluse con successo e senza incidenti

Un altro “bomba day” si è concluso in modo rapido e ordinato a Montebello Vicentino, dove domenica 11 maggio le operazioni di disinnesco di un ordigno bellico risalente alla Seconda Guerra Mondiale sono state gestite con precisione militare. L’intervento, coordinato dal Comando del 8° Reggimento Genio Guastatori Paracadutisti “Folgore” di Legnago, ha visto il coinvolgimento delle autorità locali, delle forze dell’ordine e di numerosi volontari. Alle 08:30 del mattino si erano già completate le evacuazioni dei 96 residenti nella cosiddetta “Area rossa”, mentre pochi minuti dopo i militari davano il via alle operazioni tecniche di despolettamento dell’ordigno, una bomba d’aereo da 500 libbre. In parallelo, il Centro operativo comunale presidiava le comunicazioni e la gestione logistica dalla sede municipale. Come previsto dal protocollo di sicurezza, l'autostrada A4 è stata chiusa al traffico tra i caselli di Montebello e Montecchio Maggiore fin dalle ore 08:55, con disagi contenuti ma inevitabili. Alle 10:30, a causa del traffico in aumento, si è resa necessaria l’uscita obbligatoria anche a Soave - San Bonifacio in direzione Venezia. Poco dopo le 11:00, con l’ordigno ormai despolettato e pronto per il trasferimento alla cava di Alonte, è stato possibile riaprire l’autostrada A4. Alle 11:50 è stata invece revocata l’interdizione alla “zona rossa”, consentendo ai cittadini evacuati di rientrare nelle proprie abitazioni. Le ultime fasi dell’operazione si sono concluse nel primo pomeriggio, intorno alle 15:00, con la definitiva neutralizzazione dell’ordigno all’interno della cava, ormai divenuta punto di riferimento per interventi di questo tipo. Dal municipio è arrivato un messaggio di ringraziamento rivolto a tutte le forze in campo, ai cittadini e ai volontari per la collaborazione e la pazienza dimostrata. L’ennesima emergenza si è trasformata, ancora una volta, in una prova superata con efficienza e spirito di comunità.

Alle 08:30 del mattino si erano già completate le evacuazioni dei 96 residenti nella cosiddetta “Area rossa”, mentre pochi minuti dopo i militari davano il via alle operazioni tecniche di despolettamento dell’ordigno, una bomba d’aereo da 500 libbre. In parallelo, il Centro operativo comunale presidiava le comunicazioni e la gestione logistica dalla sede municipale.

Come previsto dal protocollo di sicurezza, l'autostrada A4 è stata chiusa al traffico tra i caselli di Montebello e Montecchio Maggiore fin dalle ore 08:55, con disagi contenuti ma inevitabili. Alle 10:30, a causa del traffico in aumento, si è resa necessaria l’uscita obbligatoria anche a Soave - San Bonifacio in direzione Venezia.

Poco dopo le 11:00, con l’ordigno ormai despolettato e pronto per il trasferimento alla cava di Alonte, è stato possibile riaprire l’autostrada A4. Alle 11:50 è stata invece revocata l’interdizione alla “zona rossa”, consentendo ai cittadini evacuati di rientrare nelle proprie abitazioni.

Le ultime fasi dell’operazione si sono concluse nel primo pomeriggio, intorno alle 15:00, con la definitiva neutralizzazione dell’ordigno all’interno della cava, ormai divenuta punto di riferimento per interventi di questo tipo.

Dal municipio è arrivato un messaggio di ringraziamento rivolto a tutte le forze in campo, ai cittadini e ai volontari per la collaborazione e la pazienza dimostrata. L’ennesima emergenza si è trasformata, ancora una volta, in una prova superata con efficienza e spirito di comunità.