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Il caso a Borgo Trento

Infermiere aggredito a Borgo Trento: la Uil Fpl chiede misure urgenti per la sicurezza nei pronto soccorso

Dopo il nuovo episodio di violenza, sindacati e politica tornano a sollecitare soluzioni concrete

Infermiere aggredito a Borgo Trento: la Uil Fpl chiede misure urgenti per la sicurezza nei pronto soccorso

Foto di repertorio

Un altro grave episodio di violenza ha colpito il pronto soccorso dell’ospedale di Borgo Trento di Verona, dove un infermiere è stato aggredito nella notte tra domenica 18 e lunedì 19 maggio da un uomo di 45 anni in evidente stato di alterazione alcolica. Il soggetto, prima di colpire l’operatore sanitario, ha sfogato la sua furia contro il divisorio in plexiglass della sala d’attesa, provocando momenti di forte tensione all’interno del presidio ospedaliero. L’infermiere ha riportato lesioni giudicate guaribili in quattro giorni.

L'episodio riporta drammaticamente d’attualità il tema della sicurezza del personale sanitario, già emerso nei mesi scorsi dopo precedenti aggressioni. A tornare sulla questione è Stefano Gottardi, segretario generale della Uil Fpl Verona, che esprime preoccupazione per l’inadeguatezza delle misure attualmente in vigore.

Il caso riaccende il dibattito sulla necessità di un presidio costante delle forze dell’ordine, sistemi di videosorveglianza attivi 24 ore su 24 e maggiore prevenzione nei pronto soccorso, luoghi sempre più esposti a episodi di tensione. Il personale sanitario continua a svolgere il proprio compito con professionalità, ma chiede, ora più che mai, tutela, rispetto e sicurezza.

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