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Politica
26.06.2025 - 10:28
Foto di repertorio
Il tentativo della Lega di introdurre il terzo mandato per i governatori regionali è naufragato ieri in Commissione Affari costituzionali al Senato. L’emendamento, collegato al disegno di legge sull’adeguamento del numero di consiglieri e assessori regionali, è stato bocciato con 15 voti contrari, soli 5 favorevoli (tra cui tre leghisti, più Autonomia e Italia Viva) e due astenuti, fra cui il presidente della Commissione Alberto Balboni e Domenico Matera, entrambi di Fratelli d’Italia.
Il governo ha deciso di affidarsi al giudizio della Commissione, e la decisione di respingere la norma significa che, alle prossime elezioni regionali in Veneto, l’attuale presidente della Regione, Luca Zaia, non potrà presentarsi per un nuovo mandato.
Con amarezza si è espresso il ministro per gli Affari regionali, il leghista Roberto Calderoli, sottolineando come questa sia la quinta volta che il Carroccio presenta un emendamento analogo, e lamentando la mancata intesa con gli altri gruppi parlamentari.
La bocciatura rappresenta un duro colpo per la Lega, che sperava di consentire a Zaia di continuare la sua lunga carriera alla guida del Veneto, regione simbolo del suo consenso politico.
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