Cerca

Test Miles 33

Scopri tutti gli eventi

EVENTI

Sanità

Liste d’attesa in netto calo: la sanità veneta accelera sul recupero delle prestazioni

L’assessora Lanzarin: “Sforzo senza precedenti, dati chiari e verificabili"

lanzarin

Manuela Lanzarin

Una riduzione significativa delle liste d’attesa, investimenti record e un modello organizzativo sempre più avanzato. È quanto ha illustrato ieri pomeriggio l’assessora alla Sanità del Veneto, Manuela Lanzarin, intervenuta in audizione davanti alla V Commissione consiliare, per fare il punto sul piano regionale di abbattimento dei tempi di attesa per le prestazioni sanitarie.

«Il nostro impegno è concreto, costante e trasparente – ha dichiarato Lanzarin –. I numeri lo dimostrano: abbiamo azzerato le attese oltre i 10 giorni per le urgenze, ridotto dell’80% quelle entro 30 giorni, e del 69% quelle entro 60 giorni. Se guardiamo al recupero delle prestazioni meno urgenti (classi D e P), i dati sono ancora più evidenti: -94% per la classe D e -97% per la classe P rispetto all’inizio del piano straordinario».

Le specializzazioni maggiormente coinvolte dal piano sono dermatologia, oculistica e ortopedia. Dal 2016, il Veneto ha anche dimezzato i tempi di attesa rispetto agli standard nazionali per le prestazioni differibili.

Investimenti in crescita: 42,3 milioni nel 2025

A sostegno del piano di recupero, la Regione ha impiegato fondi del bilancio sanitario regionale, arrivando a stanziamenti crescenti negli ultimi tre anni:

Organizzazione, innovazione e AI per potenziare il sistema

Nel corso della seduta, il direttore generale dell’Area Sanità, Massimo Annicchiarico, ha illustrato i tre principali riferimenti normativi (tra cui la DGR 626/2024 e il DL 73/2024) che hanno guidato la strategia regionale.

A seguire, la direttrice della Programmazione sanitaria, Romina Cazzaro, ha presentato le azioni di miglioramento avviate, tra cui:

  • Formazione mirata per 61 operatori CUP e URP, finalizzata a standardizzare la gestione delle prenotazioni e delle richieste degli utenti.

  • Nuovi percorsi per la presa in carico dei pazienti cronici, che prevedono la prenotazione diretta da parte dello specialista senza necessità di passare dal medico di base o dal CUP.

  • Valutazione dell’appropriatezza prescrittiva, con il supporto di software e algoritmi di intelligenza artificiale, per individuare criticità e promuovere le buone pratiche aziendali. Questo ha permesso una riduzione della domanda del 2,45% rispetto all’anno precedente.

  • Percorso standardizzato per le prenotazioni, con tracciabilità obbligatoria della ricetta elettronica e gestione centralizzata delle richieste non immediatamente evadibili.

Uno sforzo strutturale

«Il nostro modello – ha concluso Lanzarin – si basa su una cabina di regia centrale, monitoraggi costanti, tecnologie avanzate e investimenti annuali di 70 milioni di euro in nuove attrezzature. Ma soprattutto, si fonda sulla professionalità e dedizione dei nostri operatori sanitari, ai quali va il nostro più sentito ringraziamento. Il lavoro non si ferma qui: continueremo su questa strada per rendere il sistema sempre più efficiente e vicino ai bisogni dei cittadini».

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Edizione