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Sanità
04.07.2025 - 10:16
Manuela Lanzarin
Una riduzione significativa delle liste d’attesa, investimenti record e un modello organizzativo sempre più avanzato. È quanto ha illustrato ieri pomeriggio l’assessora alla Sanità del Veneto, Manuela Lanzarin, intervenuta in audizione davanti alla V Commissione consiliare, per fare il punto sul piano regionale di abbattimento dei tempi di attesa per le prestazioni sanitarie.
«Il nostro impegno è concreto, costante e trasparente – ha dichiarato Lanzarin –. I numeri lo dimostrano: abbiamo azzerato le attese oltre i 10 giorni per le urgenze, ridotto dell’80% quelle entro 30 giorni, e del 69% quelle entro 60 giorni. Se guardiamo al recupero delle prestazioni meno urgenti (classi D e P), i dati sono ancora più evidenti: -94% per la classe D e -97% per la classe P rispetto all’inizio del piano straordinario».
Le specializzazioni maggiormente coinvolte dal piano sono dermatologia, oculistica e ortopedia. Dal 2016, il Veneto ha anche dimezzato i tempi di attesa rispetto agli standard nazionali per le prestazioni differibili.
A sostegno del piano di recupero, la Regione ha impiegato fondi del bilancio sanitario regionale, arrivando a stanziamenti crescenti negli ultimi tre anni:
29,1 milioni nel 2023
41,5 milioni nel 2024
42,3 milioni già allocati per il 2025 (di cui 22,3 milioni per prestazioni aggiuntive del personale e 20 milioni per acquisti da privati accreditati)
Nel corso della seduta, il direttore generale dell’Area Sanità, Massimo Annicchiarico, ha illustrato i tre principali riferimenti normativi (tra cui la DGR 626/2024 e il DL 73/2024) che hanno guidato la strategia regionale.
A seguire, la direttrice della Programmazione sanitaria, Romina Cazzaro, ha presentato le azioni di miglioramento avviate, tra cui:
Formazione mirata per 61 operatori CUP e URP, finalizzata a standardizzare la gestione delle prenotazioni e delle richieste degli utenti.
Nuovi percorsi per la presa in carico dei pazienti cronici, che prevedono la prenotazione diretta da parte dello specialista senza necessità di passare dal medico di base o dal CUP.
Valutazione dell’appropriatezza prescrittiva, con il supporto di software e algoritmi di intelligenza artificiale, per individuare criticità e promuovere le buone pratiche aziendali. Questo ha permesso una riduzione della domanda del 2,45% rispetto all’anno precedente.
Percorso standardizzato per le prenotazioni, con tracciabilità obbligatoria della ricetta elettronica e gestione centralizzata delle richieste non immediatamente evadibili.
«Il nostro modello – ha concluso Lanzarin – si basa su una cabina di regia centrale, monitoraggi costanti, tecnologie avanzate e investimenti annuali di 70 milioni di euro in nuove attrezzature. Ma soprattutto, si fonda sulla professionalità e dedizione dei nostri operatori sanitari, ai quali va il nostro più sentito ringraziamento. Il lavoro non si ferma qui: continueremo su questa strada per rendere il sistema sempre più efficiente e vicino ai bisogni dei cittadini».
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