A Mogliano Veneto riparte “Ci sto? Affare fatica!”: giovani protagonisti nella cura della città

Trenta ragazzi impegnati nel restauro e nella manutenzione degli spazi pubblici, tra formazione e cittadinanza attiva

Alessia Scarpa

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11.07.2025 - 10:13

A Mogliano Veneto riparte “Ci sto? Affare fatica!”: giovani protagonisti nella cura della città

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Mogliano Veneto – Prosegue con entusiasmo l’edizione 2025 di “Ci sto? Affare fatica!”, l’iniziativa che vede protagonisti trenta giovani impegnati, suddivisi in tre turni settimanali, nella cura e valorizzazione di scuole, parchi e aree pubbliche della città. Per sette settimane, dal 16 giugno al 1° agosto, i ragazzi lavorano insieme dal lunedì al venerdì mattina, mettendo in pratica abilità manuali e imparando il valore della responsabilità civica sotto la guida degli educatori della cooperativa Kirikù e con il prezioso supporto degli Alpini di Mogliano. L’esperienza non si limita al semplice volontariato: ogni partecipante è seguito da un tutor giovane e da un handyman, un esperto artigiano che trasmette competenze tecniche e pratiche. Al termine di ogni settimana, ai ragazzi viene riconosciuto un “buono fatica” del valore di 50 euro, spendibile presso le attività commerciali locali che aderiscono all’iniziativa. L’amministrazione comunale sottolinea come questo progetto rappresenti una vera e propria “scuola di comunità”. Il sindaco Davide Bortolato evidenzia l’importanza del coinvolgimento giovanile nella cura dei beni comuni, definendo l’esperienza un messaggio concreto di partecipazione e senso civico. Fondamentale è anche il ruolo degli Alpini, la cui presenza e vicinanza fungono da esempio e stimolo per le nuove generazioni. L’assessore alle Politiche Sociali, Francesca Caccin, pone l’accento sul valore educativo del progetto, che mira a sviluppare nei ragazzi un forte senso di appartenenza e di cura verso il proprio territorio, costruendo una comunità più unita e consapevole attraverso lavoro, formazione e relazioni. Giunto ormai alla sesta edizione nella Marca Trevigiana, “Ci sto? Affare fatica!” ha coinvolto nel tempo migliaia di giovani, consolidando legami intergenerazionali e promuovendo la cultura della responsabilità civica con gesti concreti di partecipazione.

L’esperienza non si limita al semplice volontariato: ogni partecipante è seguito da un tutor giovane e da un handyman, un esperto artigiano che trasmette competenze tecniche e pratiche. Al termine di ogni settimana, ai ragazzi viene riconosciuto un “buono fatica” del valore di 50 euro, spendibile presso le attività commerciali locali che aderiscono all’iniziativa.

L’amministrazione comunale sottolinea come questo progetto rappresenti una vera e propria “scuola di comunità”. Il sindaco Davide Bortolato evidenzia l’importanza del coinvolgimento giovanile nella cura dei beni comuni, definendo l’esperienza un messaggio concreto di partecipazione e senso civico. Fondamentale è anche il ruolo degli Alpini, la cui presenza e vicinanza fungono da esempio e stimolo per le nuove generazioni.

L’assessore alle Politiche Sociali, Francesca Caccin, pone l’accento sul valore educativo del progetto, che mira a sviluppare nei ragazzi un forte senso di appartenenza e di cura verso il proprio territorio, costruendo una comunità più unita e consapevole attraverso lavoro, formazione e relazioni.

Giunto ormai alla sesta edizione nella Marca Trevigiana, “Ci sto? Affare fatica!” ha coinvolto nel tempo migliaia di giovani, consolidando legami intergenerazionali e promuovendo la cultura della responsabilità civica con gesti concreti di partecipazione.