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Vicenza apre nuove strade: la figlia di due mamme registrata all’anagrafe

Il sindaco Possamai ufficializza l’atto dopo la sentenza della Consulta e il no della Corte d’Appello

Vicenza apre nuove strade: la figlia di due mamme registrata all’anagrafe

Foto di repertorio

Un nuovo passo verso il riconoscimento dei diritti civili si compie a Vicenza, dove il sindaco Giacomo Possamai ha firmato la registrazione anagrafica della figlia di Sofia Cappellotto e Miriam La Torre, una coppia omogenitoriale. È il secondo caso nel capoluogo berico dopo la storica sentenza della Corte Costituzionale, che ha dichiarato incostituzionale il divieto di registrare i figli nati da due madri.

La decisione arriva anche a seguito del recente pronunciamento della Corte d’Appello di Venezia, che ha respinto il ricorso del Ministero dell’Interno contro una simile registrazione avvenuta a Padova, rafforzando così la legittimità delle amministrazioni locali che hanno scelto di tutelare queste famiglie.

«Da sempre – ha dichiarato Possamai – il nostro impegno è volto a garantire i diritti delle bambine e dei bambini figli di coppie dello stesso sesso. Abbiamo accolto tutte le richieste di registrazione negli ultimi due anni e ora lo facciamo con la certezza che la nostra azione sia pienamente legittima».

Nonostante la soddisfazione per questo risultato, il sindaco ha sottolineato la necessità di un intervento legislativo.

Le mamme, Sofia e Miriam, hanno raccontato la loro esperienza con emozione e determinazione: «È un percorso che abbiamo deciso con consapevolezza, per garantire alla nostra bambina una stabilità e una protezione reali», hanno spiegato. «Sapere, a pochi giorni dalla nascita, che il panorama giuridico stava cambiando in nostro favore è stata una grande gioia e una vera sorpresa». Hanno aggiunto, con commozione, che ora la loro figlia è finalmente tutelata al pari di tutti gli altri bambini, un diritto fondamentale e non negoziabile.

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